Bombe a Ponticelli, arriva la risposta dello Stato alla strategia del terrore adottata dalla camorra, negli ultimi tempi, nel quartiere periferico di Napoli est. Questa sera i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno arrestato, in esecuzione di decreto di fermo, 3 soggetti considerati, dalle forze dell’ordine, contigui al clan De Luca Bossa/Minichini, operante nel quartiere.
Sono accusati del reato di detenzione ed esplosione di ordigno, aggravati dalle finalità mafiose. Il provvedimento, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, arriva al culmine di una immediata e serrata attività di indagine dei carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e della compagnia di Poggioreale, avviata subito dopo l’esplosione di un ordigno in Via Esopo, verificatasi lo scorso 11 maggio.
I 3 sono gravemente indiziati di aver lanciato dal cavalcavia la bomba, che ha danneggiato 9 auto parcheggiate; l’onda d’urto – così come appurato dai militari – avrebbe potuto provocare il decesso di eventuali persone presenti nel raggio di 10 metri circa dall’esplosione. I fermati saranno tradotti al carcere di Secondigliano, in attesa dell’udienza di convalida.
Potrebbe interessarti anche:
- Covid-19, all’Asl Napoli 3 Sud arriva lo ‘Janssen Weekend’ per i cittadini dai 18 anni in poi
- Mafia, scendono in campo i giovani. «Se la mafia fa paura, lo Stato deve farne di più»
- Vaccini, seconde dosi in vacanza: il commissario frena le Regioni. Bernini (Fi): «Favorevole ma regia resti nazionale»
- Torre Annunziata, chiusura del liceo musicale ‘Pitagora-B. Croce’: Amministrazione a sostegno di dirigente, docenti e studenti