«Siamo diventati un caso nazionale sul ‘concorsone truffa’ di De Luca». Lo afferma Stefano Caldoro, capo della opposizione di centrodestra in Consiglio regionale della Campania, a Tele Club Italia.
«Noi come opposizione – ricorda Caldoro – lo abbiamo detto da sempre. Se si fosse scelta la strada tradizionale, come avviene in tutta Italia, le Amministrazioni avrebbero potuto assumere per rispondere al turn over e tanti giovani già lavorerebbero. La Giunta regionale, invece, si è inventa un finto tirocinio, ha accentrato, ha impegnato risorse europee e perso tempo. Sono passati tre anni e nulla è stato fatto».
«Ora per superare i ritardi – aggiunge – De Luca immagina di fare quello che non è possibile fare in nessuna parte d’Italia. Scelte folli per aggirare la legge e per mortificare la meritocrazia, idee da ‘Repubblica delle bananeì, cioè senza regole, senza trasparenza».
«Si lasci lavorare – conclude Caldoro – il Governo con il Ministro Brunetta affinché si individui un percorso a tutela dei partecipanti e delle regole».
Sulle proteste dei Sindaci di Giugliano, Villaricca e Qualiano che si oppongono ad un nuovo impianto a Giugliano Caldoro afferma: «Non si fanno gli impianti, e lo dice chi li ritiene necessari, senza sentire i sindaci e contro i cittadini». I primi cittadini attaccati da ‘De Luca’ in un video che definisce ‘scemenze’ le loro argomentazioni.
«Non sono parole forti quelle di De Luca – dice – ma stupidaggini. A Giugliano bisognava e bisogna evitare nuovi impianti perché si tratta di un territorio che ha già pagato un prezzo altissimo. Detto questo è evidente che qualcuno mente o non racconta verità. Le ecoballe a Giugliano le hanno messe Bassolino e De Luca, sono nate nella stagione della sinistra e loro erano i rappresentanti più importanti di quella politica. De Luca era esponente di quel partito e Sindaco di Salerno; ed a Giugliano sono finiti anche i rifiuti della sua gestione».
Sulle proteste dei cittadini ha aggiunto «sono legittime ma ancora troppo timide. Mi auguro cittadini e sindaci facciano sentire, con più determinazione e nel rispetto delle regole, la loro voce»
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