Disposto un milione di euro circa a titolo di provvisionale
La sentenza è arrivata dopo 13 ore di camera di consiglio. Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth sono stati condannati all’ergastolo nel processo per l’omicidio del vicebrigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega.
La sentenza dei giudici della prima corte d’Assise di Roma, presieduta da Marina Finiti, ha inoltre disposto un milione di euro circa a titolo di provvisionale immediatamente esecutiva in favore delle parti civili. Per i due imputati previsti anche due mesi di isolamento diurno. Per lder e Hjortsono, accusati di concorso in omicidio, il pm Maria Sabina Calabretta aveva chiesto la condanna all’ergastolo.
Presente alla lettura del dispositivo, nell’aula bunker di Rebibbia, la vedova del vicebrigadiere Rosa Maria Esilio, che è scoppiata in lacrime, e i familiari del marito. «È stato un lungo e doloroso processo» ha commentato la vedova. «Questo – ha aggiunto – non mi riporterà Mario. Non lo riporterà in vita, non ci ridarà la nostra vita insieme. Oggi è stata messa la prima pietra per una giustizia nuova. L’integrità di Mario è stata dimostrata nonostante da morto abbia dovuto subire tante insinuazioni».
L’avvocato Franco Coppi, legale di parte civile della famiglia del vicebrigadiere, ha commentato: «È una sentenza severa ma corrispondente al delitto atroce che è stato commesso, una pena adeguata alla gravità del fatto per i due imputati che non hanno dato nessun segno di pentimento».
Duro il legale Renato Borzone, difensore di Finnegan Lee Elder secondo cui «questa sentenza rappresenta una vergogna per l’Italia con dei giudici che non vogliono vedere quello che è emerso durante le indagini e il processo. Non ho mai visto una cosa così indegna. Faremo appello». «Qui c’è un ragazzo di 19 anni che è stato aggredito. Abbiamo assistito al solito tandem procure della Repubblica-giudici», conclude.