Il Comune di Napoli debitore di oltre 700mila euro nei confronti della Deputazione di San Gennaro. Il primo cittadino Luigi de Magistris, insomma, non fa miracoli nemmeno per il Santo patrono partenopeo e da quando è stato eletto per il suo primo mandato a Palazzo San Giacomo non provvedere a versare la quota annuale di mantenimento alla Deputazione a cui è affidata la gestione della Cappella e del Tesoro di San Gennaro.
«Sabato 1 maggio, in occasione della ricorrenza del miracolo di maggio del Patrono di Napoli, De Magistris abbia la decenza di presentarsi con un mandato di pagamento dei 700.000 euro di debito accumulato in 10 anni verso la Deputazione di San Gennaro per la cura e la manutenzione della Cappella del Patrono» afferma Luciano Schifone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia ed ex assessore regionale.
«Sono a rischio – spiega Schifone – opere d’arte di valore incalcolabile che hanno bisogno di cure e protezione, ma è difficile anche una minima attività di promozione e valorizzazione della Cappella che ha un valore culturale e simbolico enorme per la città».
«È imbarazzante che il vice presidente della deputazione Riccardo Carafa D’Andria sia stato costretto a citare in giudizio il sindaco di Napoli, che tra l’altro è il suo presidente, per ottenere il pagamento del contributo annuale che il Comune deve versare alla Deputazione. Come è ben noto ai napoletani, la Cappella eretta in onore del Santo Patrono non è di proprietà della Curia ma del Comune di Napoli che, quindi, ha il dovere e l’obbligo di provvedere alla sua manutenzione e sicurezza».
Potrebbe interessarti anche: