Covid-19, Italia di nuovo divisa in due: la protesta dei ristoratori blocca l’autostrada A1. Investito un manifestante

di Fabio Maresca

Ancora l’Italia divisa in due dalle proteste per le misure restrittive per l’emergenza Covid-19. Una nuova manifestazione ha bloccato l’autostrada A1 all’altezza di Incisa in entrambe le direzioni. In strada i ristoratori che chiedono ancora una volta al Governo di ridurre le restrizioni e di consentirgli di lavorare.

Secondo i protestanti a nulla serviranno le prossime riaperture previste per il 26 aprile. Per l’organizzazione, l’associazione Tutela Nazionale Imprese le misure intraprese sono completamente insufficienti: pochi i ristoratori che potranno riprendere il lavoro e molti dovranno farlo all’esterno col freddo.

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Dieci le richieste rivolte al Governo: lo stop al coprifuoco; apertura dei locali il 25 aprile a pranzo e a cena, sia dentro che fuori i locali; no al distanziamento di 2 metri; nessun obbligo di pagamento solo tramite pos; tavoli anche per i frequentatori abituali, non più solo congiunti; voucher emergenziali; esonero della richiesta del Durc; moratoria legge Bersani fino al 2023; nessun pass vaccinale; abolizione tetto del 30% per gli indennizzi e mai più chiusure.

Tra i protestanti anche Hermes Ferrari, ristoratore il 6 aprile scorso a Roma era vestito da sciamano come Jake Angeli durante gli scontri di Capitol Hill: «Io mi sono travestito solo per farmi notare e far notare la nostra disperazione ma mentre la gente piangeva davanti  e chiedeva solo un aiuto al Parlamento o di riaprire, tutti i giornalisti si sono concentrati solo su un cappello e due corna».

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«Non ne possiamo veramente più – spiega ancora dovete farci riaprire, perché veramente questo è un disegno criminale per far saltare la spina dorsale delle partite Iva italiane. Non è vero che siamo evasori, perché noi siamo la spina dorsale dell’Italia, e saltiamo ci sono milioni di posti di lavoro che se ne vanno».

Un momento della protesta (foto Fb TNI Italia – Tutela Nazionale Imprese)

Si è sfiorato però il peggio quando durante la protesta un automobilista ha forzato il blocco investendo uno dei partecipanti al blocco che è caduto e ha riportato delle ferite a una spalla ma non è in gravi condizioni. L’auto è stata bloccata poco dopo da una pattuglia della polizia stradale all’altezza del casello di Barberino del Mugello e il guidatore è stato identificato.

Intanto Autostrade per l’Italia comunica che all’interno dei tratti chiusi, il traffico è bloccato e ci sono 6 km di coda verso Roma e 5 km verso Bologna. Chi è in viaggio verso Roma deve uscire a Firenze sud dove si registrano 2 km di coda e può rientrare in autostrada a Valdarno dopo aver percorso la viabilità ordinaria mentre chi è diretto a Bologna deve uscire a Valdarno dove ci sono incolonnamenti per 6 km e può rientrare in A1 ad Incisa.

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