Sono 21 le persone (tra tecnici e imprenditori) iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Napoli nell’ambito dell’indagine per fare chiarezza sulle cause che provocarono l’apertura della voragine nel parcheggio dell’ospedale del Mare di Napoli l’8 gennaio scorso. La procura partenopea ha aperto un fascicolo per disastro colposo. Tecnici e imprenditori che presero parte alla costruzione del parcheggio presso la struttura sanitaria partenopea.
L’iscrizione nel registro degli indagati, tra i quali figura anche il collaudatore e chiunque abbia avuto un ruolo nella realizzazione, è definito dagli inquirenti un atto dovuto finalizzato a consentire lo sgombero delle macerie. Il prossimo 31 marzo, infatti, verrà conferito l’incarico ai consulenti della Procura a cui è stato affidato il compito di fare luce sull’accaduto.
Un incidente che fortunatamente non provocò vittime. Il crollo avvenne alle 6.30 del mattino e il parcheggio era deserto, rimasero coinvolte solo alcune vetture che precipitarono nell’enorme burrone. A causa del disastro però il vicino Covid Residence fu immediatamente sfollato.
Ci furono danni all’impianto di acqua calda e al sistema di riscaldamento che alimentava il presidio ospedaliero a causa delle condutture presenti sotto al manto stradale crollato. Problemi che furono risolti solo qualche settimana dopo con notevoli difficoltà anche per i pazienti ricoverati in piena pandemia.
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