«Non ci sorprendono i rilievi dell’Ue alla Regione Campania su presunte irregolarità di spesa dei fondi Ue, seguito dall’avviso della Corte dei Conti sulla mancata trasparenza del bilancio di spesa dei finanziamenti europei. Sono anni che facciamo proposte per superare ritardi e approssimazioni nella spesa dei fondi europei, a partire dalla qualità stessa degli investimenti, per i quali non si è mai proceduto a una reale pianificazione».
Lo dichiara la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino, commentando l’accusa dell’Unione europea su presunte irregolarità di spesa dei fondi europei della Regione Campania, riportata dal quotidiano ‘La Repubblica’.
«Avremmo potuto – afferma – realmente cambiare il volto della nostra regione, come accaduto in altri paesi europei grazie a un utilizzo virtuoso dei fondi. E invece in Campania da oltre dieci anni si fa sistematicamente ricorso all’accelerazione della spesa, con una corsa contro il tempo a finanziare piazzette, sagre e fontanine e a riparare buche stradali per non perdere i soldi, ma bruciando così centinaia di milioni che si sarebbero potuti investire in ricerca, innovazione, infrastrutture, servizi, bonifiche, ma anche in formazione, con la creazione di nuovi posti di lavoro. Un sistema inefficace che oggi ci preoccupa particolarmente, in previsione dell’arrivo delle risorse del Recovery Fund».
«Sull’investimento delle risorse del Recovery – sottolinea Ciarambino – la capacità e la qualità della spesa è importante quanto la quantità dei fondi che saranno assegnati. Nelle scorse settimane, con un ordine del giorno a mia firma approvato all’unanimità, ho chiesto, unitamente a un riparto dei fondi che non penalizzi il Sud e la Campania, un rafforzamento della capacità amministrativa della Regione e un’attenzione massima all’efficienza della spesa».
«Abbiamo l’opportunità storica e irripetibile di tramutare la crisi in occasione di rilancio che non possiamo assolutamente perdere, investendo in interventi strutturali e strategici, grazie ai quali possiamo finalmente rimuovere il divario con regioni del Nord. Non possiamo permetterci procedure affrettate e interventi privi di visione come fatto fino a oggi con i fondi Ue», ha concluso Valeria Ciarambino.