Enrico Letta scioglie la riserva: si candiderà a successore del dimissionario Nicola Zingaretti alla guida del Partito Democratico. La riserva l’ha sciolta in un tweet pubblicato sui social alle 12.
«Francamente – afferma – lunedì scorso non avrei immaginato che oggi sarei stato qui ad annunciare la mia candidatura alla guida del Partito Democratico. Quel partito che ho contribuito a fondare e che oggi vive una crisi profonda. Lo faccio per amore per la politica, passione per i valori democratici».
Nel suo breve discorso ringrazia anche Zingaretti. «Mi lega a lui profonda amicizia e grande sintonia» e annuncia che domenica parlerà all’assemblea. «Io credo alla forza della parola, al valore della parola. Chiedo a tutti quelli che domenica voteranno di ascoltare la mia parola». Parole che spesso in passato hanno colpito lo stesso Letta alla schiena. Come non ricordare Renzi e il famoso «Enrico stai sereno».
Letta chiede agli aventi diritto «di votare sulla base delle mie parole sapendo che io non cerco l’unanimità. Io cerco la verità nei rapporti tra di noi per uscire da questa crisi e guardare lontano. Aprirò, sulla base di quelle parole, un dibattito in tutti i circoli».
«Chiedo alle democratiche e ai democratici, nelle prossime due settimane, di discutere nelle modalità in cui oggi questo è possibile. Poi faremo insieme sintesi e troveremo le idee migliori per andare avanti. Insieme». Un appello quindi a superare le numerose diatribe interne e le correnti politiche che pervadono il Pd.
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