Unioncamere: 400mila posti di lavoro sacrificati al Coronavirus nel 2020

di Redazione

Occupazione: oltre 400mila posti in meno nel 2020 sacrificati al Coronavirus. Lo rileva un rapporto di Unioncamere, che prevede un calo dell’occupazione pari ad almeno 422mila posti di lavoro in meno per l’anno corrente. Sebbene il mondo del lavoro, specie per i giovani, non sia stato sempre roseo in Italia questi dati dimostrano le dimensioni della crisi in atto. In conseguenza dell’emergenza epidemilogica, ma anche delle misure decisamente restrittive messe in campo da governo e regioni per combatterla.

Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato (si fa per dire, visto che si è trattato di un «sì» salvo intese, ovvero sub judice e, quindi, non ancora operativo, perché «gialli» e «rotti», hanno continuato a litigare in disaccordo su come e a chi aiutare, ndr) il decreto liquidità per l’emergenza economica legata al Coronavirus, ma che non basterà forse per salvare l’occupazione se i numeri drammatici di Unioncamere dovessero essere confermati dalla realtà. E soprattutto se, come verificatosi finora – e vista all’approvazione «salvo intese» del decreto liquidità, non è detto che la situazione cambi.

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Si prospetta, insomma, uno scenario di crisi senza precedenti, con l’economia nazionale e internazionale colpite da uno shock di ingenti proporzioni, sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta. Una situazione globale che – come già indicato dal rapporto di Confindustria – potrebbe anche alleggerirsi, seppure non di molto,  con il ritorno alla attività produttiva, dovesse verificarsi entro il mese maggio. Che dire: speriamo bene!

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