L’avvocato Luciano Venia, di Sud Futuro Lab, ha inviato un esposto ai presidenti di Camera e Senato, Fico e Casellati, alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ai capigruppo di Camera e Senato e a tutti i parlamentari chiedendo lo stop ai pagamenti Equitalia (oggi Agenzia Entrate-Riscossione) e le procedure esecutive delle banche.
«Signor Presidente – scrive – è urgente salvare famiglie e imprese che, già agonizzanti per l’anno e mezzo di chiusure, divieti, limitazioni si trovano di fronte a nuove chiusure e nuove limitazioni».
«Il turismo – continua – in particolare e specialmente le località turistiche che basano prevalentemente su questa economia (Ischia, Capri, Portofino, Venezia, Rimini, Gallipoli, Firenze etc.) sono davvero al tappeto e le scarse e rare occasioni di sostegno sono servite solo a concorrere alle spese essenziali tenuto conto che bollette di luce, acqua, gas e telefono sono arrivate negli scorsi mesi implacabili mentre è noto l’aumento della disoccupazione e il crollo del pil assieme all’incremento della povertà visibile nella consegna a domicilio dei tanti sodalizi caritatevoli cibo e medicine».
«Orbene bisogna fermare due fenomeni che stanno uccidendo le famiglie e hanno costretto a chiudere tante imprese e moltissime altre forse lo faranno se non si cerca di intervenire».
«Le banche. Occorre fermare ogni azione di recupero, ogni procedura di ingiunzione, ogni atto esecutivo da parte delle banche italiane per mutui e finanziamenti, scoperti e altri prodotti concessi in prestito per le situazioni delle famiglie fino 100.000 Euro di debito e a partire come orizzonte di riferimento da situazione di incaglio e sofferenza a partire dal 2015 e fino dicembre 2022. E’ fondamentale se vogliamo salvare la vita delle famiglie e la vita delle piccole e medie imprese che rappresentano il grande capitale economico e professionale dell’italia. Anche per i professionisti e per tutte le altre partite iva vanno applicate queste misure di moratoria».
Venia chiede inoltre di «congelare rateizzazioni e rottamazioni fino a dicembre 2022. Le rateizzazioni di Agenzia delle Entrate riscossioni (ex Equitalia) in corso a Marzo 2020 e sospese per la pandemia non vanno pagate in una unica soluzione il che è impossibile da sostenere da chi prima della crisi non era riuscito a pagare le tasse puntualmente, ma al termine della emergenza poniamo agosto 2021 pagando mensilmente quella di marzo 2020, a settembre 21 la rata di aprile 2020 senza spese e senza interessi di alcun tipo famiglie/imprese morenti. Proposta rinvio riscossione rateizzazioni normali e rottamazone fino a 1 marzo 2022. Stop invio atti fiscali cartelle ingiunzioni e esecuzioni. No irpef 2019 2020 2021 con fondi ue o bond».
Venia: «Urgente salvare famiglie e imprese»
«Le rateizzazioni di Agenzia delle Entrate riscossioni (ex Equitalia) in corso a Marzo 2020 e sospese per la pandemia non vanno pagate in una unica soluzione il che è impossibile da sostenere da chi prima della crisi non era riuscito a pagare le tasse puntualmente, ma al termine della emergenza poniamo agosto 2021 pagando mensilmente quella di marzo 2020, a settembre 21 la rata di aprile 2020 senza spese e senza interessi di alcun tipo famiglie/imprese morenti».
«Proposta rinvio riscossione rateizzazioni normali e rottamaz fino a 1 marzo 2022. Stop invio atti fiscali cartelle ingiunzioni e esecuzioni. No irpef 2019 2020 2021 finanziando gli ammanchi in bilancio con fondi ue o emissioni di bond sociali repubblicani», conclude.