«Nella politica, la mediazione, il compromesso è indispensabile ma la mediazione il compromesso non coincidono con la totale mancanza di coerenza e di dignità politica». Il governatore De Luca apre la conferenza stampa (senza stampa) attaccando tutti i maggiori partiti politici italiani.
Dopo aver definito il mandato a Draghi come una «liberazione» nei giorni scorsi, il governatore torna ad analizzare la situazione. «La nomina di Draghi costringe tutte le forze politiche a fare i conti con le proprie contraddizioni. A cominciare dai 5 Stelle, che nel giro di due o tre anni hanno assunto posizioni che sono l’esatto contrario di quello che hanno raccontato per 10. Sulle questioni che riguardano le alleanze politiche che escludevano in via di principio la lotta alle correnti nei vari partiti». Correnti oggi presenti anche nei grillini.
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«Quando – continua – si sono costituiti i governi bisognava andare a piedi a lavorare, mi ricordo i primi ministri che per le prime 24 ore andavano con i mezzi pubblici. 24 ore dopo tutti con le macchine di servizio».
De Luca, Pd: «Partito senza identità»
Ma ne ha anche per il suo Partito Democratico che secondo De Luca deve «fare i conti con la realtà. Rimane un partito con una identità non definita, non chiara. Sto ripetendo da qualche anno che se domandiamo ancora a qualche cittadino italiano quali sono le proposte fondamentali del PD, quel cittadino non avrà una risposta. Non ci sono posizioni definite su grandi temi come la giustizia, la sicurezza, il Sud».
«Lega e Forza Italia dovranno fare i conti con la realtà»
«Dovranno fare i conti con la realtà – aggiunge – gli amici della Lega e Forza Italia. Queste alleanze forzate nell’ambito del centrodestra. E ora che si fa quando hai una personalità come Mario Draghi? Continui a ripetere a pappagallo le polemiche contro l’Europa?».
«Tavolino a piazza Colonna per un barbeque»
«Si è conclusa la stagione del governo Conte 2, devo dire con sincerità che noi abbiamo conosciuto in questi 2 o 3 anni cose bizzarre. L’ultima di queste meraviglie l’abbiamo vista quando è stato portato davanti a Palazzo Chigi, a piazza Colonna un tavolino».
«Poi con il passare dei minuti si è pensato che volessero fare un barbecue. Abbiamo aspettato invano l’arrivo dl Casalino con il grembiulino e la sporta delle verdure. E’ arrivato Giuseppe Conte che ha fatto un discorso sintetico, ma significativo con il quale si è auto attribuito la funzione di Mitterand italiano cioè di federatore delle forze progressiste, un compito arduo.
«Io ci sarò una minaccia»
«Nel breve discorso che ha tenuto era contenuta anche un affermazione impegnativa: “Io ci sono e ci sarò”. Ci ha minacciato chiaramente avrebbe detto Totò a Peppino. Se riuscirà a essere il federatore del mondo progressista avrà fatto un lavoro importante per la solidità della democrazia italiana».
«Draghi un Cristo con i cespugli»
Mario Draghi «mi è apparso come un Cristo quando ha cominciato a fare i colloqui con i cespugli, uno, due, tre, quattro e lui seduto a quel tavolo. Davvero merita tutta la nostra solidarietà questo uomo votato al martirio».
La ripresa dei contagi
In Campania si sta «assistendo ad una ripresa forte di contagi. La regione è stata una di quelle che ha goduto per settimane della collocazione nella zona gialla. E’ una collocazione che consente di avere molta più flessibilità. La zona gialla si accompagna a controlli zero. Era inevitabile ed era prevedibile che si arrivava ad una ripresa di contagio».
«Viaggiamo ormai da qualche giorno sui 1500 nuovi positivi, tasso di contagio 10%. Non vi fate impressionare dalla percentuale di contagi che danno a livello nazionale perché, come avete visto da qualche tempo, è un’altra truffa mediatica si valutano le percentuali di contagi non sui tamponi molecolari ma sugli antigenici che non sono affidabili. Quindi quando sentite il 5, il 4, il 3 non conta. Siamo al 10% di positivi».
«I canali di ripresa dei contagi sono fondamentalmente due la movida, gli assembramenti nelle piazze, nelle strade, migliaia e migliaia di ragazze e di ragazzi. E la riapertura delle scuole. Allora io credo che dobbiamo dire con chiarezza al governo che è arrivato il momento di prendere decisioni nazionali adeguate al contagio. Il governo ha fatto una scelta che non ci ha mai convinto, quella di andare avanti con le mezze misure e non hanno risolto in maniera seria il problema ma hanno stressato l’Italia. Anche perché molto spesso i ristori economici delle categorie colpite non sono arrivati».
Bisogna dire la «verità ai nostri concittadini. Quando vi sono comportamenti irresponsabili nelle zone nelle quali vengono riaperte le attività economiche noi non riprendiamo a vivere ma prolunghiamo il calvario dell’epidemia. L’unica risposta vera all’epidemia sono le vaccinazioni di massa e finché non avremo vaccinato in misura importante le nostre comunità noi non risolveremo il problema».
«Noi abbiamo ricevuto 50mila vaccini in meno. La fase 1 era diretta a immunizzare il personale sanitario, delle residenze sanitarie assistite. La distribuzione fatta nella prima fase è stata già profondamente squilibrata. Attendiamo che ci siano inviate 50mila dosi di vaccino per quelle distribuite nella prima fase».
«Adesso si apre la seconda fase che è quella che riguarda gli ultra ottantenni. Ci viene detto che siccome la Campania ha la popolazione più giovane d’Italia bisogna privilegiare le altre regioni. Va bene ,io sono per rispettare i criteri oggettivi ma quando parliamo di privilegiare una regione diciamo semplicemente che anticipiamo le dosi ma alla fine il criterio che deve essere rispettato è un vaccino per ogni cittadino».
«Noi per uscire dall’epidemia dobbiamo vaccinare il 70% dei cittadini italiani». Nel mese di febbraio arriveranno «277mila dosi fra Pfizer e Moderna e 104mila dosi di AstraZeneca. Noi avremmo se tutto va bene circa 180mila persone vaccinate nel mese di febbraio. In Campania bisognerà vaccinare 4 milioni e 600mila persone. Se andiamo con questo ritmo in 10 mesi noi avremo un milione e ottocentomila. Per arrivare a 4 milioni 600mila persone impiegheremo tutto il 2021, il 2022 e una parte del 2023. Allora noi attendiamo che ci sia un incremento nelle forniture di vaccini».
«Azzolina peggior Ministro avuto dall’Italia»
«In queste settimane stiamo avendo una pressione da parte del Ministro della Pubblica Istruzione, che io considero il peggiore Ministro della Pubblica Istruzione che abbia avuto l’Italia da Francesco De Sanctis in poi, che ha esercitato in continuazione delle pressioni sui dirigenti scolastici, sul mondo della scuola per fare aprire sempre e comunque a prescindere. Ma volete che non sappiamo anche noi quanto sia delicato non avere la frequenza scolastica normale? Ma la priorità assoluta è tutelare la vita e la salute dei nostri figli».
«Complessivamente nel periodo 25 gennaio 4 febbraio 2280 nuovi casi. Noi siamo obbligati a ragionare e a prendere decisioni da padri di famiglia, da madri, da educatori. Vedremo quello che valuterà oggi l’unità di crisi regionale ma è del tutto evidente che questa situazione non la possiamo reggere. Facciamo il lavoro di prevenzione avendo davanti agli occhi dei dati che sono pesanti».