Più che del governo Conte, quella in atto è una crisi di sistema

I teatri sono chiusi, ma il teatrino della politica è sempre aperto. Amputando la politica dell’ultimo briciolo di credibilità che le restava. Più che del governo Conte, quella in atto è la crisi di un sistema politico incomprensibile e preoccupato – vedi l’esito delle consultazioni – più di salvare se stesso che il Paese.

Ingabbiato tra partiti personali e individualismi vari, sta procurando danni alla tenuta democratica del Paese, spaccature fra i partiti e al loro interno, impedendo la definizione di una politica industriale ed economica, spingendo l’Italia verso una crisi finanziaria. Ma nessuno ne parla.

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Purtroppo, l’autoreferenzialità di Conte, ha dato – con dpcm e conferenze stampa notturne e in quantità industriali – un contributo notevole all’attuale sfascio. Con la complicità dei giallorotti.

Che per due anni, con lui, si sono imbrodati di avere: abolito la povertà, mentre hanno solo cancellato il lavoro; di aver insegnato al mondo come battere la pandemia, salvando l’economia senza lasciare nessuno indietro, mentre siamo il Paese che – nonostante coprifuoco, lockdwon, fasce colorate e limitazioni varie – ha fatto registrare più morti di tutti in Europa e, nel frattempo, hanno continuato a nascondersi dietro i “superesperti” del Cts, scaricando su di loro tutte le proprie responsabilità.

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Non hanno risolto i problemi dei trasporti neanche in ottica riapertura delle scuole in sicurezza; hanno nominato un supercommissario anticovid che non ha messo a punto alcun piano per le vaccinazioni, se non i “padiglioni primula” per le inoculazioni. Il cui bando, con requisiti che escludevano tantissime aziende è stato pubblicato il 20 gennaio, con scadenza fissata al 27/1 e poi prorogata al 3/2.

Dovevano essere 1.500 saranno solo 21 e costeranno oltre 400mila euro per un totale di quasi 9mln. Una spesa per la quale Arcuri ha lanciato una richiesta di offerte, in cambio a chi verserà almeno 400 euro, riceverà una targa di ringraziamento. Non sarebbe stato meglio e meno costoso, utilizzare spazi, già disponibili? Certo, ma il risparmio non è un suo problema.

Tant’è che, ha comprato: siringhe, mascherine e dpi dalla Cina, pagandoli almeno tre volte più di quanto li avrebbe pagati altrove, consentendo ai suoi amici provvigioni milionarie. Ora, però,qualche Procura ha deciso di vederci chiaro. Ma lui è intoccabile, per lo scudo legale offerto dal decreto Cura Italia alla Protezione civile e i suoi atti sono fuori dal controllo sia dell’ufficio di bilancio, sia della Corte dei conti. E solo adesso che, i vaccini mancano, ha deciso d’investire 100 mln in vaccino prodotto in Italia dalla Reithera. La cui produzione, però, comincerà solo dopo l’estate.

Economicamente, nel 2020 l’Italia è cresciuta meno di tutti (-10,6%,) e per Bankitalia nel 2021 si fermerà a +3,5%, ma per il Fmi al 3; nonostante 5 dl ristori, per 165mld ha erogato alle imprese soltanto 29 mld contro i 423 di perdite. Conta 390mila imprese in crisi, 2,5mln di posti di lavoro e 63 mld di valore aggiunto a rischio e oltre 1mln di persone aspetta ancora l’assegno cig e l’Inps ha un buco di 16mld, causa cassa covid. Gli Isee, arrivati a 2mln coinvolgono ben il 20% delle famiglie con record in Lombardia e Campania.

E nel primo trimestre ’21, ci piomberà addosso la solita stangata sulle bollette e ogni famiglia dovrà accollarsi 146 euro di spese in più. E senza parlare delle questioni: Alitalia, Ilva, Whirlpool, e Pfizer, che, mentre incassa miliardi dall’Italia, ci taglia i vaccini e licenzia 60 lavoratori dallo stabilimento di Ascoli. Ma ciò che è peggio è che Mattarella finga di non accorgersene.

Perché pensare che da tutto questo si possa uscire con un Conte ter o un governo purchessia, con la stessa maggioranza o un’altra costruita alla bell’e meglio con premier diverso – solo per evitare le elezioni, scongiurando il rischio di perderle e rinunciare alla gestione del recovery fund, alla spartizione delle 500 poltrone nelle partecipate e all’elezione del nuovo Capo dello Stato – servirà a poco, perché i problemi resteranno sul tappeto e peggioreranno le condizioni del Paese. Ne pagheranno il fio gli italiani, ma anche Pd e M5S.

Setaro

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