«Siamo alla vigilia di una probabile terza ondata e ci troviamo con l’Ospedale del Mare, unico Dea di II livello della Asl Napoli 1, a mezzo servizio chissà per quanto tempo ancora per via della voragine, nosocomi come il Loreto Mare e il San Giovanni Bosco tramutati in presidi Covid e sottratti alla rete dell’emergenza, il San Paolo che inspiegabilmente lavora a scartamento ridotto, mentre il Cardarelli è oramai già saturo da tempo, con barelle che affollano ogni angolo occupabile. È uno scenario che mi preoccupa fortemente e di fronte al quale una nuova risalita della curva dei contagi sarebbe impossibile da governare».
E’ l’allarme lanciato dalla capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, che domani sulla questione discuterà in aula un question time.
«Chiedo – afferma Ciarambino – al presidente della Regione e assessore alla Sanità di provvedere a una riorganizzazione dell’offerta sanitaria a Napoli e in provincia, ottimizzando spazi e risorse di ospedali come il San Paolo, dove è utilizzata la metà dei posti letto attivi, o come il Loreto Mare e il San Giovanni Bosco, utilizzati ben al di sotto della loro capienza e che dispongono di accessi e percorsi differenziati, consentendo così di poterli utilizzare sia per i pazienti covid che per le altre patologie».
«Accanto al potenziamento della sanità territoriale e delle cure domiciliari, che chiedo ormai da mesi, non c’è altra soluzione per farsi trovare pronti ad affrontare una terza ondata, in attesa di conoscere i tempi perché all’Ospedale del Mare si torni alla normalità», conclude.
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