Covid-19, misure del nuovo decreto presentate alle Regioni. Critiche per il divieto d’asporto dalle 18

di Redazione

Il nuovo decreto con le misure anti Covid-19 entrerà in vigore domani, 16 febbraio. I provvedimenti, già anticipati nei giorni scorsi, riguarderanno fasce, stazioni sciistiche, scuola e musei. Stop agli spostamenti tra Regioni fino al 15 febbraio prossimo.

Il governo ha confermato l’intenzione di attuare il divieto d’asporto dopo le 18 per bar, enoteche ed altre attività commerciali specializzate nella vendita al dettaglio di bevande e alcolici. Provvedimento fortemente criticato dalle Regioni secondo cui «non porta vantaggi significativi sul piano della prevenzione e al contrario rischia di rappresentare un ulteriore fattore negativo di tensione sociale ed economica sui territori». Lo ha detto il presidente della Conferenza Stato Regioni Stefano Bonaccini a nome di tutti i governatori.

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La novità più significativa sarà l’istituzione di una ‘fascia bianca’ con cui «sono individuate le regioni che si collocano in uno scenario di tipo 1 e con un livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti, all’interno delle quali cessano di applicarsi le misure di cui all’articolo 1, e le attività sono disciplinate dai protocolli allegati al presente decreto». Ma i parametri per entrarci fanno sì che ci vorranno mesi prima che una regione possa trovarcisi.

Per quanto riguarda i musei potranno aprire al pubblico a patto che garantiscano modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone e da consentire che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sospese invece «le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza epidemica».

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Per l’istruzione invece gli studenti di licei e scuole superiori torneranno sui banchi dal 18 gennaio, in presenza al 50% e fino ad una massimo del 75 per cento della popolazione studentesca.

Gli impianti sciistici non riapriranno fino al 15 febbraio prossimo. Da quella data la riapertura degli impianti potrà avvenire solo subordinatamente «all’adozione di apposite linee guida da parte della Conferenza delle Regioni e delle province autonome e validate dal Comitato tecnico scientifico, rivolte ad evitare aggregazioni di persone e, in genere, assembramenti».

Resterà valida fino al 5 marzo la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa. E sempre fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 chilometri e mai verso i capoluoghi di provincia.

Prorogato lo stop degli ingressi dalla Gran Bretagna e dall’Irlanda del nord fin al prossimo 5 marzo.

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