Avrebbe ucciso con una coltellata al petto il compagno 60enne della madre. I carabinieri della stazione di Bacoli (Napoli) hanno eseguito nella notte un fermo di indiziato di delitto per omicidio aggravato nei confronti di un 30enne, napoletano, operaio e incensurato, sospettato di essere l’omicida di Luciano Caronte, ritrovato in gravi condizioni dagli uomini del 112 all’interno della sua abitazione in via Goethe, nel centro storico di Bacoli.
Secondo quanto ricostruito fino ad ora l’uomo è stato colpito al petto da un’arma da taglio, probabilmente un coltello da cucina. I carabinieri allertati da una telefonata anonima hanno trovato all’interno dell’abitazione solo l’uomo riverso sul pavimento agonizzante, deceduto durante le operazioni di rianimazione da parte del personale sanitario.
Immediatamente sono partite le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Pozzuoli. Sul posto è giunto anche il magistrato di turno della Procura di Napoli per disporre la rimozione della salma. Il giovane, secondo quanto si apprende da fonti investigative, sarebbe affetto da problemi di natura psichica.
La vittima, secondo quanto è emerso, viveva nell’appartamento di via Goethe con la compagna, una insegnante vedova, con i due figli della donna. Le indagini in corso hanno portato sulle tracce del trentenne che è stato ascoltato dai carabinieri e sarà portato nel carcere di Poggioreale in attesa di giudizio.
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