Fratelli d’Italia ha presentato al Senato, primo firmatario il senatore Adolfo Urso, una riforma organica del volo da diporto o sportivo che rivede la normativa ormai vecchia di trentacinque anni, la quale ha bisogno di una profonda recisione ancorché abbia consentito lo sviluppo dell’aviazione civile e di una importante filiera produttiva nazionale di eccellenza (prima in Europa per qualità e quantità di velivoli).
Questo, appunto, al fine di consentire un più adeguato sviluppo del settore, che può ancora crescere in termini produttivi e occupazionali, fattore tanto più importante in questo momento di crisi. Il ddl, composto da 14 articoli sarà assegnato alla Commissione Trasporti dove troverà una corsia preferenziale anche perché la stessa ha già svolto una importante fase di audizioni e approfondimento.
Nello specifico la “riforma quadro” di Fratelli d’Italia affronta il volo da diporto o sportivo, cioè quel segmento di aviazione non commerciale, comunemente detto “ultraleggera”, tenendo conto degli sviluppi tecnologici succedutesi e della recente normativa europea.
Stabilisce i criteri che i successivi Regolamenti tecnici dovranno dettagliare in tema di addestramento al volo, licenze di volo, immatricolazione, manutenzione degli aeromobili; disciplina il settore del “volo libero”, esercitato con parapendio e deltaplano privo di motore, adeguandola a quella di altri Paesi europei, con particolare attenzione ai risvolti turistici e quindi economici di zone montane poco note al grande pubblico; definisce regole tecniche e sanzioni al fine di alzare il livello di sicurezza di coloro che praticano questa attività.