Coronavirus, calano le vittime ma tornano a salire i nuovi contagi. Conclusa la call per gli infermieri: tantissimi dalla Campania

di Redazione

Dal dipartimento della Protezione civile arriva il consueto aggiornamento della situazione Coronavirus in Italia. A leggere i dati è Angelo Borrelli capo della Protezione Civile. I numeri parlano di 765 nuove vittime che porta il totale a 10.788. Mentre i nuovi contagi sono 3.851. Ieri l’incremento era stato di 3.651. Le persone guarite nelle ultime 24 ore sono 646. Circa 13.030 dall’inizio dell’emergenza. Attualmente ci sono 3.906 persone in terapia intensiva, 27.386 persone ricoverate in ospedale. Il 58% dei contagiati (42.588) è in isolamento domiciliare. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 97.689.  «Ieri sera si è chiusa la call per gli infermieri – sottolinea Borrelli – e abbiamo ricevuto 9.448 domande». «La maggior parte delle domande proviene da Lazio, Lombardia e Campania».

Negli ultimi 3 giorni si è verificato un calo sia del numero delle vittime sia dei ricoveri in terapia intensiva, «grandi cambiamenti nell’ordine del 10-15%» che dipendono dalle «misure messe in atto» e da un «sistema sanitario che sta rispondendo», ha detto il pneumologo e membro del Comitato tecnico scientifico Luca Richeldi in conferenza stampa. «Non dobbiamo fermarci ai numeri – aggiunge – ma sono dati che devono far riflettere e ci incoraggiano nel messaggio che con i nostri comportamenti salviamo delle vite».

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Coronavirus, in Lombardia 461 morti

Sono 6.360 le persone morte in Lombardia risultate positive al coronavirus, 416 in più di ieri. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante una diretta su Facebook.

Le persone positive al coronavirus in Lombardia sono 41.007, in aumento di 1.592 unità rispetto a ieri. Le persone ricoverate negli ospedali della regione sono 11.613, in aumento di 461 unità, e quelle in terapia in terapia intensiva sono 1.328, in crescita di 9 unità da ieri, ha riferito Gallera. «Un numero così ampio di persone che ogni giorno segniamo come deceduto è ogni volta una pugnalata, un dato drammatico che evidenzia la virulenza di questa pandemia» ha detto l’assessore al Welfare.

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«Questo è il dato dei soggetti tamponati, il dato reale, come ci dicono i medici, è nettamente superiore. Questo è il segno di questa grande pandemia che sta falcidiando la Lombardia e l’Italia – ha aggiunto – Quando avremo il dato dei deceduti che inizia a ridursi saremo realmente su una china positiva. L’ultimo dato che migliorerà purtroppo sarà quello dei decessi».

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