Superate le diecimila vittime in Italia per il coronavirus. Sono 10.023 i morti, con un aumento rispetto a ieri di 889, venerdì l’aumento era stato di 969. Lo comunica Angelo Borrelli, capo della Protezione Civile rientrato oggi in conferenza dopo qualche giorno di convalescenza.
Le persone guarite dopo aver contratto il coronavirus invece sono 12.384, con un incremento di 1.434 rispetto a ieri. E’ l’incremento più alto registrato dall’inizio dell’emergenza. Attualmente i malati di coronavirus in Italia sono 70.065 i malati, con un incremento rispetto a ieri di 3.651. Venerdì l’incremento era stato di 4.401. Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 92.472.
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Coronavirus, la situazione in Lombardia: altri 542 morti
In Lombardia è ancora alto il numero dei decessi: sono 542 i morti nelle ultime 24 ore, quasi 6mila i decessi totali a 5.944. Sono gli ultimi dati dell’assessore Giulio Gallera. I contagiati sono diventati 39.415, con un aumento di 2.117 casi. A Milano e provincia ‘migliora’ rispetto a ieri la situazione dei nuovi contagiati con 314 risultati positivi per un totale di 7.783. Ieri era +547. In città la situazione migliora con la giornata di oggi, dove i nuovi contagi sono 150, e ieri erano +261. C’è una “netta riduzione”, dice Gallera. A Bergamo e Brescia, con +41 e +61 in città “ci sono dati che non stanno più crescendo in maniera esponenziale”.
«A oggi abbiamo fatto in Lombardia 102mila tamponi, siamo la regione che fatto più tamponi di tutti», ha fatto sapere durante la videoconferenza quotidiana. «Non facciamo tamponi a tappeto», sottolinea aggiungendo: «La scienza dice che non devono essere fatti tamponi a tutti, quindi in regione non abbiamo mai pensato di farlo. Noi abbiamo fatto i tamponi a chi aveva una sintomatologia». Quello a cui sta lavorando la Regione è «migliorare la velocità nel processare questi tamponi».