Campania, De Luca e la strategia del terrore: «Natale e Capodanno quest’anno non esistono. Rischiamo ecatombe»

di Redazione

«Quattro o cinque regioni del Nord chiedono provvedimenti meno rigorosi» nella battaglia al Covid-19, «la Campania invece chiede provvedimenti più rigorosi». Con questa affermazione il presidente della Regione Vincenzo De Luca lascia intuire subito il tenore della sua diretta facebook. L’ennesimo tentativo di indurre terrore negli spettatori sperando di convincere le persone a restare a casa e coprire le difficoltà degli ospedali. Problemi annosi non risolti nemmeno in questi mesi di emergenza dall’Assessore alla Sanità in Campania, cioè lo stesso Vincenzo De Luca.

«La Campania chiede provvedimenti più rigorosi, è contraria al rilassamento, all’apertura della mobilità, a tutte le manfrine a cui stiamo assistendo, comuni piccoli, comuni grandi, cosa dobbiamo fare a Natale» afferma. «Dobbiamo sapere che in queste settimane ci giochiamo il futuro del Paese. Dobbiamo sapere che a seconda delle decisioni che prenderemo se ci sarà un’ecatombe a gennaio oppure no».

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«Se avremo una ripresa forte di contagio e un’esplosione dell’influenza e un mese di gennaio sotto controllo noi non avremo la possibilità di fare le vaccinazioni anti covid-19 e a catena avremo un prolungamento del problema contagio per mesi e mesi. Per questo motivo dobbiamo avere il coraggio di dire ai nostri concittadini che quest’anno Natale, Capodanno, non esistono».

«Devono essere giorni di raccoglimento familiare, religioso, ma non possono essere i giorni delle feste normali, altrimenti andiamo al disastro. Abbiamo visto alcune immagini di Torino e di Milano appena usciti dalla zona rossa, una valanga di persone nelle strade del commercio e della movida. Possiamo deciderci di impiccarci con le nostre mani».

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«Dobbiamo sapere che in queste due settimane noi ci giochiamo il futuro del nostro Paese. Decidiamo cioè nell’arco di una decina di giorni, a seconda delle decisioni che prendiamo, se ci sarà un’ecatombe a gennaio oppure no».

«Mi auguro – ha aggiunto De Luca – che sia chiaro il problema che è di fronte al nostro Paese. Continuiamo ad avere 800-900 morti al giorno e riprendiamo la manfrina che abbiamo registrato nel periodo estivo, soprattutto per iniziativa di tante Regioni del Nord che stanno pagando oggi il rilassamento che hanno avuto nei mesi passati. Sono state alcune Regioni del Nord che a maggio e a giugno hanno iniziato la pressione: apriamo tutto, i centri commerciali, le discoteche, i luoghi di ritrovo».

«Oggi i dati delle terapie intensive ci presentano un quadro di questo tipo: abbiamo oggi 140 (144, ndr.) ricoveri in Campania, il doppio in tante regioni del Nord e del Centro». La Regione Campania, ha ribadito De Luca, «è collocata sulla linea di sempre: noi vogliamo aprire tutto ma per sempre, non aprire una settimana, cedere alla demagogia e poi dover richiudere per mesi, a cominciare dal 2021».

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