L’amministrazione de Magistris al bivio, oggi ci sarà infatti l’ultima chance per l’approvazione del bilancio. In caso contrario si andrà verso il commissariamento. Numeri risicati per il primo cittadino ma voci di corridoio sussurrano che sarà salvato da Forza Italia, contrario all’ipotesi commissariamento a pochi mesi dalle elezioni. A confermarlo anche le parole di Stefano Caldoro che la settimana scorsa aveva spiegato: «Deve essere chiaro che il nostro avversario non è solo de Magistris, ma soprattutto De Luca. L’arrivo del commissario al Comune di Napoli sarebbe un danno enorme per la città».
Decisamente contrario a ‘salvare’ de Magistris fin dal primo minuto il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia. «Noi voteremo contro il bilancio» afferma Marco Nonno, consigliere comunale di Napoli e neo consigliere regionale. «Ci troveremo – spiega – di fronte a una scelta se aiutare il sindaco o aiutare De Luca. Il vero problema è questo, però noi saremo in Consiglio Comunale e non possiamo aiutarli. La stampella non so se Forza Italia gliela darà, ho letto che ci sono dei problemi. Alla fine può darsi che sia anche qualcuno della sua maggioranza, che non se ne vuole andare a casa, a salvarlo».
Napoli non può permettersi il commissariamento.
Ne è convinto anche Nonno: «Oggi ci sono tutta una serie di lavori che devono iniziare e che sono in itinere, questa è la scusante. La preoccupazione è che invece il commissario possa dichiarare il dissesto e a quel punto tutti i creditori avrebbero grossi problemi e molte società che lavorano con il Comune – a me è capitato di parlare con quelle delle mense e alcune per i lavori di manutenzione – che vantano grossi crediti con un eventuale commissariamento e un eventuale dissesto potrebbero andare veramente in crisi e arrivare al fallimento ma questo è un problema che deve risolvere la maggioranza, non possiamo risolverlo noi dall’opposizione. La preoccupazione è legittima ma non possiamo essere noi a salvarli».
Alcune gravi criticità del bilancio risiederebbero sul fronte della dismissione immobiliare e mobiliare.
«Per molte dismissioni ci sono problemi, non sono state fatte le dovute perizie» sottolinea Nonno aggiungendo che «addirittura molte pseudo-dismissioni non possono essere portate a termine per una serie di motivi tecnici, per esempio alcuni capannoni industriali che vogliono vendere non posso essere ceduti perché all’interno sono stati realizzati degli abusi e se non vengono prima rimossi non possono essere venduti. Ci sono tutta una serie di problemi di carattere tecnico mal seguiti dalla Napoli Servizi che non gli permetteranno sicuramente di vendere gli immobili nel corso del 2021 e quindi molte di queste vendite che sono state inserite come entrate all’interno del bilancio non potranno mai concretizzarsi. Lo abbiamo evidenziato più di una volta in aula».
I debiti che de Magistris lascerà in eredità alla nuova Amministrazione comunale saranno enormi, cosa potrà fare il nuovo sindaco per evitare il dissesto e provare a rilanciare la città?
«Per rilanciare la città – dice Nonno – bisognerà attuare un decentramento vero, stabilire bene i fondi da gestire nelle municipalità. Ma soprattutto tagliare un po’ di clientele, un po’ di cooperative sociali. Bisogna tener presente che siamo quasi al 15% di soldi che vanno ogni anno alle cooperative sociali che fanno progetti che non servono a nulla, non hanno una ricaduta sociale né economica, se non arricchire determinati soggetti, sempre gli stessi. Se si attuerà un buon decentramento, tagliando un po’ di rami secchi e di spese e spesucce, si potrà reindirizzare la barca dell’amministrazione comunale verso un risanamento. Ma penso che alla lunga il nuovo sindaco dichiarerà il dissesto. Farà esattamente come fece Bassolino nel ’93».
Quale potrebbe essere il candidato ideale per il nuovo sindaco? Fratelli d’Italia e il consigliere Marco Nonno non hanno dubbi.
«Noi abbiamo proposto Sergio Rastrelli – continua Nonno – perché pensiamo che la politica debba riprendersi i suoi spazi. Catello Maresca, indicato da più parti, potrebbe essere un buon candidato ma non è certamente il candidato di Fratelli d’Italia. Il nostro partito c’è, fa la sua proposta poi ci siederemo ai tavoli delle trattative a Roma e vedremo».
«Qualora dovesse essere scelto Catello Maresca – conclude – noi terremo fede alla parola data e manterremo il nostro impegno ma certamente abbiamo il dovere, nei confronti di un’aria culturale che a Napoli è sempre stata rappresentata in consiglio comunale – la destra dall’epoca dell’MSI a oggi – di presentare la nostra proposta che è Sergio Rastrelli, un avvocato noto in città, figlio di Antonio Rastrelli, ex ufficiale dei carabinieri. Ha tutte le qualità per esprimere l’area culturale di destra ma anche la cosiddetta società civile».
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