Covid-19, no a lockdown nazionali: Italia divisa in 3 fasce | Conte in diretta dal Senato

di Redazione

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlerà, alle ore 17, nell’Aula del Senato per illustrare le nuove misure che saranno adottate nel dpcm allo studio.

Le misure annunciate da Conte alla Camera dei Deputati

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Il premier questa mattina è già intervenuto alla Camera dove ha spiegato i punti fondamentali del nuovo provvedimento che dovrebbe essere firmato nella giornata di domani. «La curva corre in ogni Continente. L’Ue all’interno di un quadro globale è una delle aree più colpite dall’urto della seconda ondata. Nelle ultime settimane l’incremento di casi Covid è stato di 150 contagi per ogni 100 mila abitanti ed anche nel nostro Paese la situazione è in peggioramento, la recrudescenza ha condotto ad una moltiplicazione significativa dei contagi» ha affermato il presidente del Consiglio sottolineando che «il quadro epidemiologico è in via di transizione verso lo scenario 4 con particolare riferimento ad alcune regioni».

Questa volta però non ci sarà un lockdown nazionale ma scenari differenziati. «Nel prossimo dpcm – spiega Conte – indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute». Questi scenari dovranno tener conto dell’indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell’occupazione dei posti letto negli ospedali. Ci sono specifiche criticità in Regioni e province autonome.

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Saranno introdotti limiti agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio salvo esigenze di lavoro, studio e salute. Il governo prevede di adottare a livello nazionale «limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda».

«Per l’intero territorio nazionale – spiega Conte – intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio». Verranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiusi i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre. Tra le misure che il governo adotterà nelle prossime ore a livello nazionale si configura anche «la possibilità, per le scuole secondarie di secondo grado, di passare anche integralmente alla didattica distanza», «sperando si tratti di una misura temporanea».

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