«Questa è una Nadef schiettamente pre-elettorale così come i provvedimenti finora varati, che al massimo sono degli analgesici ma senza avere a cuore le sorti del Paese. Quello che ci preoccupa è che buona parte dell’impostazione contabile della Nadef deriva dalle risorse del Recovery Fund, che i recenti contrasti tra i vari Stati membri rischiano di rendere incerti ma soprattutto esigibili soltanto nell’estate del 2021». A dirlo il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro nel corso del suo intervento in Aula.
«Sul piano dei contenuti della riforma fiscale tanto sbandierata c’è ben poco, così come nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza. Si fa riferimento soltanto al cuneo fiscale per il lavoro dipendente, nella logica bizzarra di questa maggioranza di avviare la ripresa degli investimenti e la crescita del Pil unicamente con la riduzione del cuneo fiscale» spiega de Bertoldi.
«A sua volta – continua – nulla è previsto sul piano della ristrutturazione della Pubblica Amministrazione, a conferma che l’unico orizzonte di questo governo e di questa maggioranza sono le prossime elezioni politiche».
«Senza dimenticare la controriforma del credito dove avete puntato a salvare le banche distruggendo il credito, il credito del territorio, le banche popolari e le casse rurali. Insomma, è una Nadef pre-elettorale che, come tutti i decreti Covid, purtroppo non farà niente di buono per il nostro Paese», conclude il senatore de Bertoldi.
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