Covid-19, Meloni al Governo: «Risponda a sei domande semplici sul Dpcm»

di Redazione

«Brevi domande che mi vengono leggendo alcune disposizioni dell’ultimo decreto Covid: perché un locale dovrebbe chiudere alle 24 se rispetta tutte le misure per prevenire il contagio stabilite dal Governo?». E’ una delle domande che il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni pone al Governo dopo la firma dell’ultimo dpcm.

«Anche i centri sociali dovranno chiudere alle 24 – continua Giorgia Meloni – o potranno continuare violare le regole come fatto finora, perché non pagano le tasse e sono amici del Governo? Perché possono entrare fino a 200 persone in un teatro ma ai ricevimenti se ne possono invitare massimo 30? La capienza non dovrebbe dipendere dallo spazio che si ha a disposizione? Il divieto di assembramento vale anche per i clandestini che arrivano a centinaia stipati su un barcone, e quindi dobbiamo fermare gli sbarchi, o in quel caso le regole non valgono perché non vogliamo rischiare di far perdere fatturato agli scafisti? A quale velocità km/h l’attività motoria diventa attività sportiva? E chi la stabilisce?»

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«Nel Dpcm dello scorso 4 marzo – spiega -, in pieno lockdown, Conte raccomandava di “usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate”, mentre oggi impone di portarla sempre e comunque. Diceva falsità allora o le dice ora? Domande semplici che, temo, non troveranno risposte sensate».

«Dopo nove mesi di poteri speciali e copiose task force, i grillopiddini ancora brancolano nel buio. Soluzioni ridicole pensate per devastare interi settori della nostra economia senza risolvere alcun problema. La misura è veramente colma» conclude il presidente di Fratelli d’Italia.

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