Il dl Covid, quello che prevede tra le altre cose di allungare lo stato di emergenza fino al 31 gennaio e la mascherina obbligatoria, è in vigore da questa mezzanotte. A differenza degli altri provvedimenti varati in questa pandemia questo decreto legge ci ha messo meno di una giornata per entrare in vigore.
Ieri mattina il Consiglio dei ministri e poi a sera la firma del Capo dello Stato e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale alla mezzanotte. Tutto di corsa anche perché la situazione, a detta sia del premier Giuseppe Conte che del ministro della Salute Roberto Speranza sta diventando sempre più seria.
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In realtà il decreto era pronto già dalla scorsa sera soltanto che lo scivolone della maggioranza alla Camera, con ben due numeri legali mancati, aveva fatto slittare tutto alla mattina successiva. Quindi, gran parte del lavoro era già stato fatto e bisognava soltanto ratificare quanto stabilito. Ecco spiegati i tempi rapidi.
Nello specifico il decreto presenta due punti centrali: il primo è l’estensione dello Stato di emergenza dal 15 ottobre al 31 gennaio, prorogando anche l’attuale Dpcm fino al 15 ottobre; il secondo è l’obbligo delle mascherine all’aperto, la vera e propria novità rispetto al passato. Non saranno più gli assembramenti discriminanti per l’utilizzo o meno della mascherina, ma si passa ad un obbligo generalizzato.
«C’è una risalita dei contagi – ha spiegato il premier Conte incontrando i giornalisti fuori Palazzo Chigi. Abbiamo varato un decreto per prorogare lo stato di emergenza e introdotto l’obbligo dell’uso della mascherina all’aperto. Non va solo portata ma anche indossata. Dobbiamo essere più rigorosi. Abbiamo anche ritenuto opportuno recuperare il rapporto tra Stato e regioni che potranno adottare misure più restrittive».
Conte: «La mascherina va portata sempre con sé e va indossata quando si sta in mezzo ad altre persone»
Quindi la mascherina va portata sempre con sé e va indossata quando si sta in mezzo ad altre persone. Unica eccezione «a meno che non ci si trovi in una situazione di continuativo isolamento, ad esempio se si è isolati in campagna o in montagna». Obbligo ma anche multe salate come precisa Conte: «Per chi viola l’obbligo di portare una mascherina” ci potrebbe essere “una multa fino a mille euro».
Ma il premier Conte va oltre ed azzarda che l’utilizzo delle mascherine possa valere anche se si sta a casa con parenti e amici: «Anche in famiglia dobbiamo stare attenti. Se riceviamo amici e parenti stiamo attenti e manteniamo le distanze. Sono le situazioni in cui più si diffonde il contagio. E’ sacrosanto che lo Stato non entri nelle case, ma abbiamo una forte raccomandazione: dobbiamo stare attenti, ci sono persone fragili. Tuteliamo anche loro con la mascherina».
Un vero e proprio giro di vite, che ci tiene a precisare Conte è giustificato dalla volontà di «evitare nuove misure più restrittive per attività commerciali e sociali». Scongiurare nuovi lockdown, è questo l’intento del governo come chiarisce lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza: «Noi valutiamo giorno per giorno il quadro epidemiologico e lavoriamo per evitarli. Ogni lockdown ha un costo ma i risultati e i dati che ci saranno tra 2-4 settimane non sono scritti nel cielo. Nessuno ha certezza di quello che accadrà, dipende dai comportamenti delle persone. Per questo il lavaggio delle mani, evitare assembramenti, l’uso della mascherina che abbiamo rafforzato con le nuove norme, sono la chiave con cui provare a battere questo virus. E lavoriamo giorno e notte perché si eviti un lockdown nazionale».
Sulla stessa linea anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio che su Facebook scrive: «Se siamo usciti dal lockdown, se abbiamo superato settimane dure, è stato grazie all’impegno dei cittadini. Alla vostra serietà, alla vostra responsabilità. Ripeto: non dimentichiamo quanto abbiamo sofferto. Non vanifichiamo gli sforzi fatti. In tanti Paesi esteri i contagi e le vittime continuano ad aumentare in maniera drastica. In Italia il virus è presente, i numeri stanno aumentando, ma stiamo riuscendo a contenerlo. Non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia proprio ora. Rimaniamo uniti».
Preoccupazione che in realtà sta proprio nei numeri che ieri hanno raggiunto un picco che non si registrava da aprile scorso: 3.678 casi in un solo giorno che ha portato il totale dei contagiati – che comprende gli attualmente positivi, le vittime e i guariti o dimessi – a 333.940. A preoccupare è in particolare la Campania che ha segnato l’incremento maggiore di giornata in Italia, oltre 500 casi. Numeri che iniziano a impensierire parecchio anche alla luce della saturazione dei posti in terapia intensiva nel Cotugno di Napoli.
Lollobrigida: «Proroga emergenza sanitaria senza confronto parlamentare. Atteggiamento arrogante e intollerabile»
Dall’opposizione, però, piovono critiche. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida punta il dito su una proroga dell’emergenza sanitaria «fino al 31 gennaio senza alcun confronto parlamentare. Fratelli d’Italia aveva chiesto la massima trasparenza per far conoscere al popolo italiano le ragioni per le quali per tre mesi dovranno stare in una situazione unica in Europa. E’ un atteggiamento arrogante e intollerabile».
Matteo Salvini da Porta a Porta si sofferma sull’obbligo delle mascherine, chiarendo che «se il governo dice di andare anche a dormire con la mascherina, io lo faccio perché forse hanno informazioni scientifiche precise. Ma poi non possiamo vedere la gente in 300 negli autobus, compressi come le sardine, aggrappati ai pali come fossero carne da macello. Io ne ho visti tanti così a Roma e in altre città».
Invece, Forza Italia con il capogruppo al Senato Annamaria Bernini preferisce soffermarsi sul problema delle terapie intensive che ancora mancano: «A metà maggio, con il decreto Rilancio, il governo ha stanziato 1,1 miliardi per mettere in sicurezza 7.500 posti letto di terapia intensiva che durante l’emergenza erano stati sistemati in modo provvisorio per assistere i pazienti Covid. Siamo a ottobre, con la seconda ondata del virus in atto, ma di cantieri non ne è stato ancora aperto neanche uno. A cosa è dunque servito in questi mesi lo stato di emergenza?».
Comunque sia da oggi mascherine obbligatorie per tutti, sperando che queste misure rallentino davvero la corsa dei contagi che sembra aver ingranato la quarta. Anche perché, ed è una valutazione generale, il Paese non potrebbe permettersi un altro lockdown.
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