«La Commissione UE l’ha presentata come svolta epocale per la politica migratoria e dell’asilo, a me, per essere onesti, puzza tanto di fregatura». È il commento dell’europarlamentare Nicola Procaccini, coordinatore per il Gruppo dei Conservatori e riformisti nella commissione Giustizia e Affari interni di Bruxelles, alla presentazione del Nuovo Patto su Migrazione e Asilo, fatta dalla Presidente Von der Leyen e dai commissari Schinas e Johansson.
«Il documento – continua Procaccini – sul Nuovo Patto è stato fatto circolare soltanto poche ore fa con proposte legislative allegate: abbiamo bisogno del tempo necessario per analizzare l’intero dossier prima di esprimere un giudizio definitivo ma, purtroppo, temo di avere già informazioni sufficienti per non essere soddisfatto».
«Se è vero che, come hanno affermato oggi Schinas e Johansson, i migranti che hanno scarsa possibilità di ottenere la protezione internazionale resteranno nel Paese di primo ingresso nella prospettiva di essere rimpatriati, allora prepariamoci a vedere l’Italia trasformarsi in un immenso campo profughi a cielo aperto. Non mi consolano le rassicurazioni sull’accelerazione dei tempi per i rimpatri, così come non mi convincono gli strumenti di solidarietà previsti dal pacchetto».
«Siamo sempre stati tra i fautori di un sistema basato sulla distinzione tra autentici rifugiati e migranti illegali» spiega Procaccini, purché «implementato da adeguate strutture nei Paesi di origine e di transito e non, come propone la Commissione, nei Paesi di frontiera della UE. Avremmo preferito proposte mirate a bloccare immediatamente le partenze».
«Quelle della Commissione, che vanno nella direzione di stabilire partnership con i Paesi terzi e lottare contro i trafficanti di esseri umani, sono politiche a medio termine che sosteniamo certamente ma abbiamo bisogno di azioni concrete ora» conclude l’europarlamentare.
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