Corsa a due con Maxime Picat
Stellantis si prepara ad approvare il 30 aprile i conti del primo trimestre del 2025, mentre continua la ricerca del nuovo amministratore delegato che, come ha confermato il presidente John Elkann in occasione dell’assemblea degli azionisti, arriverà entro giugno. La rosa per la scelta del successore di Carlos Tavares è sempre più ristretta e sembra orientarsi verso una soluzione interna.
I più quotati sono due nomi di manager del gruppo: il napoletano Antonio Filosa, cinquantenne, oggi alla guida delle Americhe e responsabile globale della qualità, e Maxime Picat, responsabile acquisti del gruppo, con l’italiano che sembra avere sempre più chance. La nomina di Filosa, che da inizio 2021 fa parte del comitato esecutivo del gruppo, garantirebbe infatti maggiore continuità nella gestione dell’azienda e rafforzerebbe l’anima italiana del gruppo e del suo principale azionista, la holding di famiglia Exor.
I risultati di Antonio Filosa
I risultati che il manager ha conseguito negli Usa, primo mercato di Stellantis, sono incoraggianti: da quando ha assunto le redini delle attività americane Filosa, che era già stato capo di Jeep, è riuscito a ottenere una riduzione significativa delle scorte presso le reti di distribuzione americane e i rapporti con i concessionari sono migliorati. La leadership globale della Qualità che il presidente di Stellantis gli ha affidato è già un primo riconoscimento importante dal momento che è considerata «il fulcro della promessa dell’azienda ai clienti».
L’andamento delle vendite negli Stati Uniti nel primo trimestre del 2025 ha visto Jeep Compass, Grand Cherokee e Ram 1500/2500 registrare ciascuno un aumento dei volumi superiore al 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. A marzo la raccolta ordini retail ha raggiunto il livello più alto dal luglio 2023.
Il dopo Tavares
La scelta del nuovo amministratore delegato per Stellantis è molto delicata in un momento storico complesso per l’industria automobilistica. Elkann, che dopo l’uscita di Tavares avvenuta il primo dicembre dell’anno scorso, ha tenuto le redini operative del gruppo, ha puntato molto sulla ricostruzione di un clima sereno all’interno dell’azienda e con i principali stakeholders, governo, sindacati, concessionari. Il mercato dell’auto continua ad essere difficile e competitivo.
Gli ultimi dati, relativi alle immatricolazioni europee (Ue, Efta e Regno Unito) a marzo registra un segno positivo del 2,8% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Rimane fermo il trimestre. In questo contesto i dati relativi al gruppo Stellantis segnano una riduzione di quota di mercato nelle immatricolazioni europee che passa al 15,1% a fronte del 16,5% del marzo 2024. Ma ci sono anche segnali che consentono di intravedere una luce in fondo al tunnel di un settore in difficoltà e danno aspettative anche nel breve futuro.
Se si guarda all’Ue 30, ad esempio, la quota di mercato a marzo è del 17,3%, in progresso rispetto al 17% con il quale si era chiuso il 2024. C’è poi un altro dato importante: sempre nel mercato Ue 30, Stellantis conquista il primo posto nelle vendite nel segmento di auto ibride sul mercato totale. In questo segmento ha una quota del 15,5% che vede protagonisti alcuni modelli: in primis la Fiat Panda e poi la Peugeot 208, 2008 e 3008.
Le sfide future
Di certo il nuovo Ceo di Stellantis dovrà sapersi destreggiare tra sfide importanti e un contesto complicatissimo: da una parte i dazi voluti dal presidente Usa Donald Trump, dall’altro le regole imposte dall’Ue per fronteggiare i cambiamenti climatici. Dazi e regole rigide – ha ricordato recentemente John Elkann parlando agli azionisti di durante l’ultima assemblea di Stellantis – mettono a rischio l’industria dell’auto, ma «non è troppo tardi se gli Stati Uniti e l’Europa intraprendono le azioni urgenti necessarie per promuovere una transizione ordinata».