Vivevano in questa zona anni fa, poi sono sparite
Avvistamento raro a Massa Lubrense. Un giovane del posto ha avvistato, e filmato, un rarissimo esemplare di una foca monaca a Punta della Campanella, in piena zona B della Riserva Marina. Pochi secondi nei quali l’esemplare, schivo e fuggente, caratteristiche tipiche della specie, ha fatto capolino accanto all’imponente parete rocciosa del promontorio che divide il Golfo di Napoli da quello di Salerno e che dà il nome all’area Marina protetta. L’avvistamento è stato segnalato su una pagina facebook locale da un ragazzo in escursione nella zona.
L’Amp (Area marina protetta) Punta Campanella si è prontamente attivata contattando l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Già si è attivata anche la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia. I ricercatori Ispra dell’Area Tutela della Biodiversità Marina ed Aree Marine Protette, che da più di vent’anni monitorano questa specie in Italia e supportano il Mase e le aree protette a mare, confermano che l’avvistamento è di una foca, dai dettagli che si intravedono verosimilmente una foca monaca del Mediterraneo.
Un evento naturalistico di grande portata e rilevanza
Nel secolo scorso la foca monaca mediterranea viveva in questo tratto di mare tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana, ricco di anfratti, insenature e grotte, ma poi era gradualmente scomparsa, come del resto in tutta Italia. «Una presenza inaspettata e di grande importanza per il territorio e per l’Area marina protetta – dichiara Lucio Cacace, presidente Amp Punta Campanella – Ringraziamo i cittadini che hanno segnalato l’avvistamento, in particolare il gruppo Azione in Comune. La Citizen Science è sempre piu importante per monitorare e tutelare al meglio il nostro mare con il coinvolgimento di tutti».
«Ora è fondamentale prestare la massima attenzione, evitare di navigare nelle immediate vicinanze della zona di Punta Campanella e, in caso di avvistamento, segnalare alle autorità competenti restando a debita distanza, non arrecando alcun disturbo, anche minimo, a un animale che è estremamente sensibile alla presenza umana» sottolinea Carmela Guidone, Direttrice dell’Amp Punta Campanella.