Dovrebbe chiudere entro fine 2025
Napoli si prepara a un nuovo intervento cruciale per il suo trasporto pubblico: la funicolare di Montesanto subirà la manutenzione ventennale obbligatoria, con lavori che partiranno entro la fine del 2025. Il Consiglio comunale, in una seduta che ha visto l’approvazione di dieci delibere, ha dato il via libera all’utilizzo di 8,85 milioni di euro, fondi provenienti dall’avanzo di amministrazione vincolato, per finanziare l’opera indispensabile a garantire la sicurezza e l’efficienza dell’impianto.
L’assessore alle Infrastrutture, Edoardo Cosenza, ha illustrato i dettagli del progetto, sottolineando l’intenzione di ridurre al minimo i disagi per i cittadini. «I tempi di chiusura saranno limitati alla sola fase di esecuzione dei lavori stimati in 8-9 mesi e l’impianto si fermerà quando arriveranno tutti i materiali», ha dichiarato.
Il cronoprogramma prevede due fasi: con un primo finanziamento, l’azienda aggiudicataria dell’appalto – la stessa che ha curato la manutenzione della funicolare di Chiaia – provvederà all’acquisto dei componenti necessari. Successivamente, con una seconda tranche di fondi, prenderanno il via gli interventi veri e propri. «Non abbiamo una data precisa ma penso che potranno essere avviati entro fine anno. La funicolare dovrebbe chiudere giusto il tempo strettamente necessario ai lavori, quindi i tempi saranno dimezzati», ha aggiunto Cosenza.
L’annuncio arriva in un contesto di croniche difficoltà per il trasporto pubblico napoletano, che da anni soffre di ritardi e disservizi. La speranza è che, questa volta, i tempi annunciati vengano rispettati, nel pieno rispetto dei cittadini partenopei, costretti a convivere con un sistema di mobilità urbana spesso inadeguato.
Il precedente poco edificante della funicolare di Chiaia
Il timore, però, è che si ripeta la disastrosa esperienza della funicolare di Chiaia: anche in quel caso si parlava di pochi mesi di stop per la revisione ventennale, ma i lavori si sono protratti per ben 853 giorni, e che ancora oggi presenta problemi, lasciando i residenti senza un servizio essenziale con ripetute chiusure. Un precedente che pesa come un monito.
Dal Comune, i napoletani si aspettano meno proclami e più concretezza. Servono fatti, non promesse, per restituire alla città un trasporto pubblico degno di una metropoli europea. La sfida è aperta: Montesanto sarà l’occasione per dimostrare che Napoli può cambiare rotta?