Liti, veleni e dirette Fb: nel centrosinistra tutto procede benissimo
Se qualcuno nel centrosinistra pensava che Vincenzo De Luca stesse per farsi da parte in silenzio, magari con una pacca sulla spalla e un brindisi d’addio, si sbagliava di grosso. Il presidente della Regione Campania ha infatti deciso di augurare buona Pasqua a modo suo, con una bella diretta Facebook e una manciata di messaggi neanche troppo cifrati rivolti al Partito Democratico, al Movimento 5 Stelle e ai mille rivoli che compongono la galassia progressista.
Il governatore uscente, che uscente lo è solo sulla carta, ha parlato in modo chiaro e netto, mescolando fede e politica come solo lui sa fare: «Avrete delle sorprese positive dal mio punto di vista. Visto che siamo a Pasqua, in termini evangelici, diciamo che le forze del male non prevarranno. Poi vi spiegherò…».
Una frase che, per molti osservatori, suona come un’alzata di sopracciglio in direzione di chi, nei giorni scorsi, ha provato a mettere dei paletti. In particolare, il destinatario potrebbe essere Igor Taruffi, responsabile nazionale dell’organizzazione del Pd, che aveva affermato con tono categorico: «Nessuno può porre condizioni». Una dichiarazione che, a occhio, non dev’essere stata accolta con particolare entusiasmo dal presidente campano, notoriamente poco incline a farsi dire cosa può o non può fare.
Ma De Luca, si sa, non è tipo da litigare alzando la voce. Preferisce l’arte della stoccata, la maieutica della frecciatina. E così ha continuato con fare rassicurante ma per nulla dimesso: «Quello che voglio dire è: state tranquilli tutti, ne parleremo e il lavoro in corso andrà avanti – ha aggiunto – nessuno abbia dubbi, anche se vedo che qualcuno non ha ancora capito bene e si è agitato a vuoto prima del tempo. Ne parleremo nei prossimi giorni».
Tradotto: calma e gesso
Il gioco vero deve ancora iniziare. E lui non ha nessuna intenzione di stare a guardare. Nel frattempo, nel grande condominio del centrosinistra campano, tutto procede serenamente: si discute, ci si punzecchia, ci si manda messaggi attraverso giornali e social. Insomma, l’unità è lontana ma almeno si litiga con una certa eleganza istituzionale. L’unica cosa certa, a oggi, è che Vincenzo De Luca ha ancora voce, voglia e strategia. E soprattutto ha ancora la sua webcam accesa. Con buona pace di Taruffi e di chi sperava in un ritiro spirituale anticipato.