Difficoltà di comunicazione e maltempo stanno complicando operazioni
Funivia sospesa per la rottura di un cavo: caduta la cabina a monte Faito. Difficoltà di comunicazione e maltempo stanno rendendo difficili le operazioni a circa 1200 metri di altitudine in territorio di Vico Equense, in provincia di Napoli. Secondo quanto si apprende, la cabina a monte sarebbe precipitata al suolo prima di arrivare in stazione. E con il passare delle ore si aggrava il bilancio della tragedia: 4 le vittime e un ferito grave trasportato in elisoccorso all’Ospedale del Mare. Ritrovato, infatti, il disperso.

A valle, invece, nella stazione di Castellammare di Stabia, sono stati messi in salvo tutti i passeggeri, in gran parte turisti stranieri dell’altra cabina. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, protezione civile, carabinieri e polizia. La situazione è monitorata dalla Prefettura di Napoli. Al termine delle operazioni di soccorso, la Procura di Torre Annunziata aprirà un’inchiesta. Il procuratore capo di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, è già sul luogo dell’incidente alla funivia del Faito per coordinare l’apertura di una inchiesta sull’accaduto.
Vicinanza: «Si è spezzato il cavo di trazione»
«Si è spezzato il cavo di trazione, ha funzionato il freno d’emergenza a valle ma evidentemente non quello della cabina che stava entrando nella stazione sulla sommità del Faito». Lo dice il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, rispondendo ai giornalisti, confermando che sulla cabina caduta c’erano cinque persone, quattro turisti e il macchinista. Il sindaco ricorda che la funivia ha riaperto una settimana fa dopo lo stop invernale: «I dipendenti Eav hanno ripetuto che sono orgogliosi della tecnologia dell’impianto, hanno detto che fanno sistematicamente le prove di sicurezza nel caso si dovesse spezzare il cavo di trazione».
De Luca: «Morte due coppie di turisti»
Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha raggiunto la stazione di accesso alla Funivia, che parte dalla stazione della Circumvesuviana di Castellammare di Stabia. «La cabina a monte ha avuto delle difficoltà: è probabile che sia scesa a massima velocità e abbia urtato uno dei piloni. Nell’incidente sono morte 4 persone, due coppie di turisti, a conferma di come la funivia che porta sul monte Faito sia un importante attrattore turistico per il territorio» ha detto De Luca a Rainews. La funivia, ricorda il governatore, «era stata rimessa in funzione nel 2017 dopo tanti anni di chiusura: avevamo fatto dei lavori di manutenzione e collaudo. Gli ultimi, un mese fa».
Sul luogo della tragedia sta per giungere anche il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti Antonio Iannone. «Il ministro Matteo Salvini, profondamente addolorato per le vittime, ha chiesto un report accurato sull’incidente della funivia sul monte Faito. L’obiettivo è approfondire tutti gli aspetti della vicenda e accertare eventuali responsabilità in tempi rapidi». Così una nota del Mit.
De Gregorio: «Tragedia inimmaginabile e imprevedibile»

«Una tragedia inimmaginabile e imprevedibile su cui ovviamente andrà fatta chiarezza» dice Umberto de Gregorio, presidente dell’Eav, la società regionale che gestisce la funivia del Faito, impianto che – ricorda – l’anno scorso ha trasportato 108mila passeggeri. I cronisti gli chiedono se il forte vento e le condizioni meteo non avrebbero potuto suggerire oggi la chiusura dell’impianto: «Abbiamo un direttore di esercizio di grandissima qualità. A volte si chiude in presenza di forte vento, evidentemente oggi ha ritenuto che le condizioni non fossero tali da imporre lo stop».
De Gregorio ricorda che l’impianto ha riaperto la settimana scorsa dopo la pausa invernale «con tutte le condizioni di sicurezza». «Gli operatori della funivia del Faito sono attaccatissimi al proprio lavoro, persone di grande livello tecnico e umano. Il nostro è un dolore profondo».
I precedenti
La storia della funivia del Faito non è nuova a tragici incidenti. Il più grave risale al Ferragosto del 1960 quando, a causa di un errore umano, una delle cabine giunse a valle senza riuscire a frenare la sua corsa precipitando così sui binari sottostanti della linea ferroviaria Circumvesuviana: allora furono quattro i morti. Trentuno i viaggiatori che rimasero feriti nello schianto.
Dopo quella tragedia, furono effettuati lavori di manutenzione straordinaria e le cabine sostituite. Da allora, l’impianto è stato sottoposto a svariati interventi. Non fece vittime, ma provocò un enorme spavento quanto accaduto più recentemente, a luglio del 2021, a causa di un black out. Allora la cabina che scendeva dal Monte Faito verso la stazione Circum di Castellammare di Stabia rimase bloccata oltre un’ora, con 31 persone a bordo (26 adulti e 5 bambini) a causa di una interruzione dell’energia elettrica che riguardò il centro antico di Castellammare. I passeggeri a bordo furono recuperati solo grazie all’entrata in funzione del gruppo elettrogeno. (In aggiornamento)