Allarme bomba alla Cassazione, atto rivendicato da un sedicente ‘gruppo di comunisti combattenti contro Meloni’

Fortunatamente si è rivelato falso

Un nuovo, inquietante episodio scuote la Capitale e l’intero Paese: una telefonata anonima, giunta questa mattina al centralino della Corte di Cassazione, ha annunciato la presenza di una bomba all’interno del ‘Palazzaccio’ in piazza Cavour. Fortunatamente, l’allarme si è rivelato falso, grazie al tempestivo intervento delle forze dell’ordine – carabinieri, artificieri e unità cinofile – che hanno rapidamente messo in sicurezza l’area e completato la bonifica.

Ma ciò che più allarma, oltre all’atto in sé, è la rivendicazione contenuta nella stessa chiamata: a parlare sarebbe stato un sedicente membro di un fantomatico «Gruppo di comunisti combattenti contro Giorgia Meloni». Un’espressione di odio politico che non può essere minimizzata o ignorata.

Pubblicità

Cresce il clima d’odio: fino a dove vuole arrivare la sinistra?

L’episodio odierno non può essere derubricato a «scherzo di cattivo gusto» o provocazione isolata. È l’ennesimo segnale di un clima velenoso che da mesi viene alimentato da una certa parte politica e da una certa stampa, che non perde occasione per attaccare il Presidente del Consiglio e il Governo con toni sempre più estremi e irresponsabili.

È lecito domandarsi: quando l’opposizione intende condannare apertamente queste derive pericolose? Dov’è la ferma presa di distanza da parte di PD, M5S e dei soliti commentatori che si ergono ogni giorno a paladini della democrazia, salvo poi tacere di fronte a minacce, insulti e – oggi – persino allarmi bomba contro le istituzioni repubblicane?

Pubblicità Federproprietà Napoli

Chi semina odio, raccoglie violenza

L’attacco simbolico a un luogo nevralgico della giustizia italiana, nel nome di un’aggressione ideologica alla figura di Giorgia Meloni, è un campanello d’allarme che deve risuonare forte. Chi ha soffiato sul fuoco della delegittimazione costante dell’esecutivo, chi ha parlato di «regime», chi ha evocato scenari da dittatura, ora cosa ha da dire?

Il Governo Meloni sta lavorando per l’interesse dell’Italia, per restituire dignità, sicurezza e orgoglio a una Nazione che per troppo tempo è stata svilita. Ma l’odio politico, esasperato e fomentato anche nelle piazze e nei social, rischia di degenerare in episodi concreti di eversione.

È il momento della responsabilità

Le opposizioni abbiano il coraggio di prendere posizione. Abbiano l’onestà di dire chiaramente se sono dalla parte delle Istituzioni o se intendono continuare a tollerare – quando non giustificare – certe espressioni di violenza verbale e ideologica. La democrazia non è un valore a intermittenza. La condanna dell’odio e delle minacce deve essere unanime, chiara e senza ambiguità.

Setaro

Altri servizi

«Marittiello» e «zia Maria»: il trucco del clan Troncone per evitare «ospiti» indesiderati

Teneva sotto controllo il «proprio» territorio con un sistema semplice Bastava urlare dei nomi in codice - per esempio «Marittiello» o «zia Maria» - come...

Il killer di Giogiò sui social, l’appello della madre: chiudere il profilo

Daniela Di Maggio: «Mi devono spiegare come è possibile in un carcere» «È la terza volta che accade, si parla di un killer efferato, mi...

Ultime notizie

Neonato muore il giorno dopo essere nato: sette indagati

La salma è stata sequestrata Sei medici e un’ostetrica dell’Azienda ospedaliera ‘San Giuseppe Moscati’ di Avellino sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla procura...

Blitz anticamorra a Napoli: funerale pagato dal clan Frizziero per gli affiliati uccisi dai rivali

Nuova ordinanza anche per Vitale e Giuseppe Troncone Il clan Frizziero pagava i funerali alle famiglie dei loro affiliati uccisi dai clan rivali: emerge dalle...

Falsifica un atto dei carabinieri per evitare lo sfratto: «sono ai domiciliari»

Denunciato 74enne per falsità ideologica Non pagava l’affitto da un anno e così è scattata l’esecuzione dello sfratto. Ma quando i carabinieri sono arrivati a...