Indagini per accertare le cause del rogo
È stato spento il vasto incendio che ieri ha colpito lo stabilimento Chimpex, nell’area industriale di Pascarola a Caivano, Napoli. Le fiamme avevano sollevato una colonna di fumo nero visibile a distanza, costringendo alla chiusura di scuole come ad Acerra e Afragola.
I circa 70 dipendenti presenti nell’impianto erano riusciti a mettersi in salvo, mentre sul posto sono intervenivano immediatamente i vigili del fuoco e i carabinieri. Le operazioni di spegnimento sono state complicate dalla presenza di materiali altamente infiammabili all’interno della fabbrica. Le indagini sul rogo sono ancora in corso per accertare le cause dell’incidente.
Arpac: valori inquinanti nei limiti di legge
L’Arpac ha fornito i dati finora disponibili circa le analisi sulla qualità dell’aria, che non hanno fatto registrare, nei Comuni investiti dalla nube prodotta dall’incendio di Caivano, alcun superamento della norma. Sono in corso ulteriori analisi, i cui risultati saranno disponibili a breve e verranno successivamente esaminati per l’adozione di eventuali misure di carattere sanitario. Lo si apprende al termine della nuova riunione, presieduta dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, del Centro Coordinamento Soccorsi, attivato dopo l’incendio sviluppatosi in un’azienda nell’area industriale di Pascarola.
«I sindaci dei comuni limitrofi, interessati dalla nube di fumo sollevata dal rogo, hanno adottato ordinanze precauzionali a tutela della salute pubblica, diramando le prescrizioni e le raccomandazioni indicate dalle Asl e dal Referente sanitario regionale, alcuni di essi hanno altresì disposto, sempre a titolo precauzionale, la sospensione delle attività didattiche presso gli istituti scolastici», si legge in una nota. Il Centro di Coordinamento Soccorsi, con la partecipazione della Regione Campania per i profili sanitari e di Protezione Civile, resta attivo per il monitoraggio della situazione.
Le misurazioni, riferite ai parametri ordinariamente monitorati sulla base della normativa sulla qualità dell’aria, non evidenziano superamenti dei limiti di legge nel periodo indicato, si legge in una nota dell’Arpac. «Sul piano delle concentrazioni orarie, si rilevano tuttavia incrementi puntuali di alcuni inquinanti, verosimilmente riconducibili all’incendio. Le concentrazioni orarie degli inquinanti considerati sono comunque in graduale diminuzione nel corso della mattinata di oggi, anche per l’evoluzione delle condizioni meteoambientali. Gli ulteriori risultati degli accertamenti in corso – compresi quelli del monitoraggio delle diossine – verranno diffusi non appena disponibili».