Indagati per falsa attestazione su debiti non pagati
Dovevano al Comune di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, 36mila euro, derivanti dal mancato pagamento di Imu, Tari-Tares e Tarsu dal 2007 al 2020 e, invece, avevano dichiarato di non avere alcun debito e neppure di essere stati messi in mora: la Guardia di Finanza di Torre Annunziata (Napoli) ha notificato a tre consiglieri comunali (Raffaella Celone, Maria Di Maio e Raffaele De Stefano) e un ex assessore (Gianfranco Scafa, dimessosi pochi mesi dopo) del Comune di Torre Annunziata (Napoli) quattro avvisi di conclusione indagine emessi dall’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Nunzio Fragliasso per il reato di «falsa attestazione a pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprio o di altri».
Secondo quanto emerso dagli accertamenti delle fiamme gialle gli indagati avrebbero presentato la falsa dichiarazione al responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza del comune di Torre Annunziata tra luglio e agosto 2024. Nell’atto non solo sostenevano di non avere alcun debito (per imposte, tasse e tributi) ma anche di non essere stati mai messi in mora. E, invece, erano tutti debitori di Imu, Tari-Tares e Tarsu, dal 2007 al 2020, per oltre 36mila euro.
Cuccurullo: «Piena fiducia nella magistratura»
«Ho piena fiducia nell’operato della magistratura e confido che i consiglieri comunali coinvolti possano quanto prima chiarire la loro posizione», afferma il sindaco di Torre Annunziata, Corrado Cuccurullo. «È necessario farlo quanto prima – conclude il primo cittadino,- perché dopo due anni di commissariamento, Torre Annunziata ha voltato pagina».