Certificati sono solo punta dell’iceberg: il problema viene da lontano
Napoli ancora ostaggio di un trasporto pubblico inefficiente. Per tre giorni la metropolitana Linea 1 è stata nel caos, con treni fermi e stazioni abbandonate. La situazione è ormai insostenibile per cittadini e turisti, costretti a fare i conti con un servizio che non funziona. A far venire i nodi al pettine, nel week-end, un numero elevato di dipendenti Anm ha presentato certificati di malattia, lasciando scoperti ruoli essenziali per la circolazione.
Manfredi: «Inaccettabile bloccare la metro in questo modo»
Il sindaco Gaetano Manfredi non ha nascosto la sua indignazione, condannando con fermezza quanto accaduto: «Non ci si può mettere in malattia e bloccare la metropolitana. È una cosa inaccettabile, noi dobbiamo ragionare rispettando le regole». E ha poi aggiunto: «Ci possono essere state delle incomprensioni, nell’ultima busta paga ci sono state delle decurtazioni che poi si valuterà come riuscire a compensare, ma questo non giustifica il blocco della circolazione». Il primo cittadino ha infine espresso l’auspicio che «tutto rientri in tempi molto rapidi, ma sicuramente non è stata una pagina positiva per la città e per l’Anm su cui noi stiamo profondendo degli sforzi enormi».
Caos proprio nel weekend
Tutto questo è accaduto in pieno weekend, proprio mentre Napoli era il centro di un grande fermento. Migliaia di persone hanno invaso la città per turismo, eventi culturali e appuntamenti sportivi come gli internazionali di tennis sul lungomare, trovandosi di fronte all’ennesima emergenza trasporti. Un momento in cui il capoluogo avrebbe dovuto dimostrare organizzazione ed efficienza, ma che invece ha evidenziato, ancora una volta, l’incapacità dell’Anm e dell’amministrazione di garantire il servizio.
Metro in tilt: cittadini, pendolari e turisti bloccati senza alternative
La situazione ieri è precipitata ulteriormente. Dalle 12:45 la circolazione sulla Linea 1 si è fermata per quattro ore a causa di uno sciopero dell’Usb, ma i problemi erano iniziati già dal mattino. Il servizio era stato ridotto alla sola tratta Dante-Piscinola, lasciando migliaia di utenti a piedi alla fermata Garibaldi, punto nevralgico per chi arriva in città con treni e aerei. Ancora peggio sulla Linea 6, dove la circolazione è stata «sospesa fino a fine servizio per problemi tecnici».
Anm nel mirino: gestione fallimentare del personale
A peggiorare la situazione, l’ondata di certificati medici presentati dal personale della Linea 1, che ha di fatto paralizzato il sistema. Molti lavoratori si sono assentati, comprese figure fondamentali per la sicurezza e il funzionamento della metro. Una situazione che l’Anm e l’assessore ai trasporti Edoardo Cosenza avrebbero dovuto prevedere e gestire in anticipo, invece di lasciare che il servizio collassasse nel pieno di un fine settimana.
La rabbia dei cittadini esplode sui social
La frustrazione dei napoletani si è riversata sui social, con centinaia di commenti di protesta contro l’ennesimo disservizio. I cittadini si sentono abbandonati da un’amministrazione che, anziché risolvere i problemi strutturali del trasporto pubblico, si limita a tamponare le emergenze senza una vera strategia.
Nuovi vertici all’Anm: serviranno a cambiare rotta?
Intanto, il Comune ha nominato i nuovi vertici dell’Anm. Riusciranno a risollevare un’azienda che da anni naviga in acque turbolente? L’auspicio è che finalmente si metta mano alla gestione del personale e alla programmazione dei servizi, perché Napoli non può più permettersi di restare paralizzata dal malfunzionamento della sua rete di trasporti. Oggi la questione sarà discussa in un vertice al Comune, ma i cittadini ormai non si fanno illusioni: le promesse servono a poco, se non seguono fatti concreti.