L’indagato è lo zio di Ugo De Lucia
Gli agenti della Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di una persona gravemente indiziata di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. In manette è finito Paolo De Lucia, zio di Ugo De Lucia, il killer di Gelsomina Verde.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli dalla squadra investigativa e operativa del commissario Secondigliano e diretta dal vice questore aggiunto Tommaso Pintauro, hanno preso il via dalla denuncia presentata in Procura dal legale rappresentante di una ditta di Aversa per il tentativo di estorsione subito a opera dell’indagato per dei lavori di ristrutturazione a un immobile al Corso Secondigliano. Gli investigatori avrebbero acquisito gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato. L’uomo per portare a compimento l’azione delittuosa avrebbe fatto riferimento al clan camorristico della Vanella Grassi.
Chi è Paolo De Lucia
Paolo De Lucia era finito in manette già 4 anni fa per estorsione ed è indicato da alcuni collaboratori di giustizia come referente del clan della Vanella Grassi nella zona del rione Berlingieri. In passato, secondo gli inquirenti, era inserito nel contesto del clan Di Lauro, e sarebbe vicino al boss di San Pietro a Patierno, Paolo Esposito (già al vertice della Vanella), anch’esso arrestato dal commissariato di Secondigliano due anni fa, per estorsione. L’arresto di De Lucia è avvenuto nello stesso luogo in cui era stata inaugurata l’associazione antiracket di Secondigliano, di cui fa parte anche il legale rappresentante della ditta che ha denunciato.