Caivano, Giuli posa la prima pietra per il nuovo auditorium

Il ministro: «Un atto dal fortissimo valore simbolico»

«Siamo in presenza di una forte ragione simbolica che ci ha portati qui. Non sono qui per assumere alcun merito, sono qui per tributare alle divise che avete di fronte a voi e alle persone che rappresentano qui lo Stato un ringraziamento speciale». Così il ministro della cultura, Alessandro Giuli, a Caivano, in occasione della posa della prima pietra per la realizzazione del nuovo auditorium, uno dei punti più rilevanti del piano straordinario per la riqualificazione del Comune in provincia di Napoli promosso dal governo.

«La posa della prima pietra del nuovo auditorium, è un atto dal fortissimo valore simbolico e a Caivano la simbologia è ancora più forte. Oggi posiamo la prima pietra di una ricostruzione identitaria fortissima» ha detto il ministro della Cultura. «Ogni opera che porta, che comporta, che innesca un processo di conoscenze, di accesso alla cultura, alla condivisione, alle manifestazioni della creatività artistica, invera l’assioma di Dostoevskij ‘La bellezza salverà il mondo’», aggiunge.

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«Al di fuori di qui, questa frase viene ripetuta con una lancinante banalità – sottolinea Giuli – in luoghi come Caivano, questa frase assume una potenza espressiva rinnovata e fortissima. È la bellezza, è l’armonia, è la convivenza civile che salva il mondo e rende una comunità forte e consapevole». Il ministro ha assistito anche a una esibizione del Piccolo coro di Caivano, nato da un progetto dell’ex ministro della cultura Gennaro Sangiuliano con il Coro dell’Antoniano, composta da circa 40 bambini di età compresa tra 4 e 13 anni.

L’opera costata 12 milioni di euro

L’auditorium, il cui cantiere è affidato all’Esercito, è attiguo all’ex centro sportivo Delphina, teatro degli abusi su due cuginette di meno di 14 anni due anni fa, oggi centro sportivo Pino Daniele, sostituirà il teatro Caivano arte, anch’esso abbandonato al degrado e abbattuto a causa di una importante infiltrazione d’acqua che ha determinato la necessità di lavori radicali.

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«Nell’ambito del piano straordinario, 12 milioni di euro sono stati messi a disposizione dal ministero della cultura per la realizzazione di questa opera e di altre opere – spiega il commissario straordinario per la riqualificazione di Caivano, Fabio Ciciliano – vedere le infrastrutture che crescono è tangibile, si vede il palazzo che si rifà, il palazzo nuovo, la riqualificazione del centro sportivo. Queste azioni di riqualificazione sociale che coinvolgono soprattutto i bambini, che sono le persone da un lato più fragili e dall’altro anche quello che rappresenta il nostro futuro, ci danno sicuramente la possibilità di sperare bene per le comunità, in particolare per quelle un po’ più disagiate».

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