Manfredi: «Stress test importante»
«Per il momento siamo a un altro step di intensificazione del processo bradisismico, come avvenuto ad agosto 2023 e a maggio del 2024, ma per ora nessun tipo di processo che ci dà un segnale di eruzione imminente, per accadere deve risalire del magma in superficie e ciò non sta accadendo». È quanto riferisce l’Ingv durante il punto stampa con i cronisti a seguito della scossa di magnitudo 4.4 verificatasi stanotte.
«La scossa di terremoto di magnitudo 4.4 avvenuta stanotte sulla fascia costiera tra Pozzuoli e Napoli ha visto una variazione della velocità di deformazione del suolo, registrando un valore alto nella zona della Solfatara, tra i più elevati registrati» ha detto Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano (sede napoletana dell’Ingv), durante il punto stampa convocato a causa dell’evento sismico di stanotte.
«Il punto fondamentale della nostra analisi è notare la cruciale relazione tra sismicità e deformazione che ha caratterizzato l’evento di stanotte sebbene tengo a specificare che non è sempre così. Non c’è una relazione diretta tra questi due dati», ha aggiunto la direttrice del Dipartimento Vulcani Ingv, Francesca Bianco, «Infatti, il terremoto di magnitudo 4.4 avvenuto a maggio dello scorso anno non ha rilevato la presenza di un’accelerazione della deformazione del suolo»
Mobilitazione del dipartimento della protezione civile nazionale
«Il centro coordinamento soccorsi (Ccs) propone al presidente della Regione Campania di inoltrare la richiesta dello stato di mobilitazione al dipartimento della protezione civile nazionale». Lo afferma il prefetto di Napoli Michele Di Bari in un aggiornamento sulla situazione dopo le scosse. Secondo Di Bari si tratta di «uno strumento duttile e flessibile che dà la possibilità da una parte di avere maggiori risorse dal punto di vista della pianificazione degli interventi, ma anche di agire laddove necessario per contributi di autonoma situazione – ma al momento non c’è la necessità – o di individuare un alloggio alternativo».
Undici persone al pronto soccorso
«Ci sono state 11 persone che sono andate al pronto soccorso, di queste una persona ha avuto contusioni e escoriazioni e si tratta della signora che stava sotto il controsoffitto caduto» ha spiegato invece il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. «Poi ci sono stati 2-3 casi di feriti da schegge di vetro che si sono rotti, altri sono casi di panico», ha detto il primo cittadino che aggiunge: «Sappiamo che quando parliamo di terremoti non abbiamo mai la certezza, è evidente che questo terremoto è stato uno stress test importante per il patrimonio edilizio di questa parte della città e il fatto che non ci siano danni strutturali significa che c’è una buona capacità sismica».