Aggiustamenti per garantire maggiore trasparenza ed equità
Il 18 dicembre 2024 è stato pubblicato sulla GUE il bando per l’affidamento delle nuove concessioni per la raccolta e l’esercizio a distanza dei giochi pubblici. È stato previsto un valore stimato di 37,1 milioni di euro al netto dell’IVA, finalizzato all’affidamento delle concessioni, come stabilito dal D.Lgs. 25 marzo 2024, n. 41.
Le concessioni hanno a oggetto diverse tipologie di giochi, tra cui scommesse sportive, giochi di abilità, bingo, giochi numerici e lotterie, oltre a nuove modalità virtuali e digitali, come quelle legate al metaverso. Gli operatori interessati dovranno presentare le offerte in modalità elettronica, esclusivamente in italiano, entro il 30 maggio 2025.
Nel contesto della riorganizzazione del settore, il bando mira a garantire una gestione conforme alle normative europee, nel rispetto di quanto disposto dalla Direttiva 2014/23/UE. Il 14 gennaio 2025, con la determinazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha introdotto modifiche importanti ai documenti di gara.
Le novità principali
Le novità principali riguardano l’eliminazione dell’obbligo di istituire una sede secondaria in Italia per le società con sede legale all’estero, nonché la rimozione dell’obbligo della certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, rendendo la partecipazione più accessibile per gli operatori internazionali.
Questi aggiustamenti sono stati concepiti per garantire maggiore trasparenza ed equità nella selezione dei concessionari, riducendo i rischi di conflitti legali che potrebbero ritardare il processo. Inoltre, sono stati pensati per incentivare la partecipazione degli operatori esteri, nel pieno rispetto delle normative europee, in particolare quelle che tutelano la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei servizi all’interno dell’Unione Europea. Le modifiche non essendo strutturali non sono state oggetto di una nuova pubblicazione in Gazzetta Ufficiale Europea.
Nonostante le modifiche apportate, i requisiti per la partecipazione rimangono vincolanti e onerosi, anche per le società già titolari di concessione. Oltre al corrispettivo una tantum di 7 milioni di euro per il rilascio della concessione, i candidati devono dimostrare la propria solidità patrimoniale attraverso indici elevati e soddisfare altre condizioni, come il rispetto di rigorosi standard in materia di rapporto con i dipendenti, tutela ambientale, responsabilità sociale d’impresa, tutela dei giocatori e sicurezza del sistema di gioco. Questi requisiti dovranno essere attestati mediante certificazioni rilasciate da organismi autorizzati da ADM.
Ciò, dunque, se da un lato garantisce un maggior rigore nella selezione dei concessionari, con un incremento della tutela dei giocatori poiché sono previste nuove regole per la prevenzione del gioco patologico, e dell’Amministrazione rispetto all’affidabilità delle società concessionarie, dall’altro leto rischia di rendere il sistema ancora più complesso e limitare la possibilità di partecipazione delle imprese o renderla inutilmente onerosa.