Ipotesi riciclaggio: soldi del ras ucciso per la carriera del cantante
Nuovi sviluppi giudiziari per Tony Colombo e Tina Rispoli. Dopo l’assoluzione nel primo grado di giudizio dall’accusa di concorso esterno in associazione camorristica legata al clan Di Lauro, il cantante neomelodico e la consorte si trovano ora al centro di un’altra inchiesta. La Procura di Napoli, riferisce «il Mattino», ha notificato ai due un avviso di conclusione delle indagini preliminari, ipotizzando il reato di riciclaggio (non aggravato dal fine mafioso).
L’indagine si concentra su un’ingente somma di denaro, pari a 500mila euro, che – secondo gli inquirenti – sarebbe riconducibile a Gaetano Marino, figura di spicco del narcotraffico dei cosiddetti Scissionistti, assassinato a Terracina nel 2012. Questi fondi sarebbero stati lasciati dal boss Marino alla vedova Tina Rispoli, e che successivamente, sostengono per gli investigatori, sarebbero stati impiegati per favorire la carriera musicale di Colombo e finanziare operazioni immobiliari ritenute sospette.
L’inchiesta, coordinata dal pm Lucio Giugliano sotto la supervisione del procuratore aggiunto Sergio Amato, si avvale delle dichiarazioni di diversi collaboratori di giustizia, ex appartenenti al mondo traffico di stupefacenti nell’area delle cosiddette case celesti di Scampia. Questi testimoni, scrive Leandro Del Gaudio, avrebbero confermato il passaggio di denaro tra casa Marino-Rispoli e le attività artistiche del cantante neomelodico.
Anche in questo caso, naturalmente, per Tony Colombo e la consorte Tina Rispoli, naturalmente, vale il principio di presunzione di innocenza fino a prova contraria. Sembra probabile, comunque, una richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura.