Evasione fiscale: solo un debitore su 8 è partita Iva

Flop della lotteria degli scontrini

I contribuenti italiani con debiti fiscali non ancora riscossi dalle Agenzie fiscali ammontano a circa 22,8 milioni, di cui 3,6 milioni sono rappresentati da persone giuridiche e i restanti 19,2 milioni da persone fisiche. Tra queste ultime, 16,3 milioni sono lavoratori dipendenti, pensionati e percettori di altre forme di reddito, mentre i rimanenti 2,9 milioni, corrispondenti al 12,7% del totale, svolgono un’attività economica come artigiani, commercianti o liberi professionisti. È quanto sottolinea la Cgia.

L’associazione, la partita iva e la mancata riscossione

Secondo l’associazione Artigiani di Mestre i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione «confermano quanto sostenuto costantemente dagli Artigiani di Mestre: solo un debitore col fisco su otto è una partita Iva».

Pubblicità

Tra il 2000 e il 2024 le tasse, contributi, imposte, bollette, multe non riscosse dal fisco italiano o da altri enti sono pari a 1.274,5 miliardi di euro. Al netto delle persone nel frattempo decedute, delle imprese cessate, dei nullatenenti e dei contribuenti già sottoposti ad azione cautelare/esecutiva, l’importo potenzialmente aggredibile si riduce a poco più di 100 miliardi di euro (7,9% del totale). Il cosiddetto magazzino residuo è composto da 175 milioni di cartelle per un numero complessivo di 291 milioni di crediti. Gli avvisi di addebito e di accertamento esecutivo sono mediamente di importo molto contenuto: il 76% dei singoli crediti, infatti, sono di importo inferiore a 1.000 euro e cubano complessivamente 59 miliardi di euro.

Il cashback e la lotteria degli scontrini

Il cashback e la lotteria degli scontrini sono state tra le misure messe in campo in questi ultimi anni per contrastare l’evasione fiscale. Il cashback con la manovra di Bilancio 2022 è stato definitivamente soppresso. La lotteria degli scontrini, invece, è ancora in vigore, anche se il numero dei richiedenti per partecipare alle estrazioni è crollato. Se nel 2021 la trasmissione al sistema ha interessato 137 milioni di scontrini, nel 2022 lo stock è diminuito a 41 milioni, nel 2023 è sceso a 33,5 milioni e nei primi undici mesi del 2024 la soglia è leggermente risalita a 38,8 milioni. Tra il 2021 e il 2024, comunque, la contrazione è stata del 72%

Pubblicità Federproprietà Napoli

La divisione territoriale

Tra le regioni sebbene al Nord sia concentrata la stragrande maggioranza della ricchezza prodotta in Italia e la parte più dinamica delle attività economiche e produttive, dei 1.274 miliardi di euro di tasse non riscosse negli ultimi 25 anni, il 58%, pari a 739,3 miliardi di euro, sono riconducibili alle regioni del Centrosud. Il rimanente 42%, invece, è in capo alle regioni del Nord che cubano 535.1 miliardi di euro non versati.

Prendendo come riferimento il dato pro capite, la situazione più critica si verifica nel Lazio, dove i debiti fiscali da riscuotere sono pari a 39.673 euro. Seguono la Campania con 27.264 euro pro capite, la Lombardia con 25.904 euro, il Molise con 20.469 euro e le Marche con 20.078 euro. In valore assoluto, l’importo record non pagato è in capo alla Lombardia con 259,4 miliardi di euro. Seguono il Lazio con 226,7 miliardi di euro, la Campania con 152,5 miliardi, l’Emilia Romagna con 87,9 miliardi e la Sicilia con 87,8 miliardi di euro.

Il peso fiscale sulle partita Iva

Analizzando i dati della Cgia, emerge chiaramente che, nonostante rappresenti solo una piccola parte dei debitori fiscali, la partita Iva continua a subire una pressione fiscale elevata e una burocrazia complessa, che spesso ostacolano la regolarità contributiva.

Molti titolari di partita Iva faticano a rispettare scadenze e adempimenti, con il rischio di accumulare debiti non per volontà di evasione, ma per difficoltà economiche o ritardi nei pagamenti da parte dei clienti. Un sistema fiscale più equo e sostenibile potrebbe incentivare la compliance e ridurre il problema della mancata riscossione, che, confrontando i dati, per la partita Iva risulta comunque minore rispetto a quella degli altri contribuenti.

Setaro

Altri servizi

A Giugliano arriva la commissione d’accesso per tre mesi

Nominato anche il Commissario per la provvisoria gestione dell’Ente Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, su delega del Ministro dell’Interno, ha nominato la Commissione...

Immigrazione clandestina, revocati i domiciliari all’ex tesoriere del Pd Nicola Salvati

Analogo provvedimento per il padre Il gip del Tribunale di Salerno ha revocato gli arresti domiciliari al commercialista Nicola Salvati, 39 anni, ex tesoriere regionale...

Ultime notizie

Bimba uccisa dal pitbull ad Acerra: il padre positivo all’hashish

Inquirenti acquisiscono le immagini di videosorveglianza della zona La città di Acerra è ancora sotto choc per Giulia, la bimba di 9 mesi morta nella...

Sicurezza stradale a Napoli: tanti incidenti, pochi interventi concreti

Il Comune annuncia misure, ma le strade restano pericolose Un report sull’incidentalità stradale nelle dieci Municipalità cittadine, con schede differenziate per territori e con la...

Giugliano, il Riesame scarcera l’ex sindaco Antonio Poziello

Stessa decisione per 2 ex consiglieri comunali Dopo quindici giorni di detenzione nel carcere di Poggioreale, Antonio Poziello, ex sindaco di Giugliano, e gli ex...