Sanità, la protesta dei sindacati: annullare la proroga del pensionamento per i medici di base

Fmt Campania: «Legge da abrogare»

Il sindacato Fmt esprime la sua ferma opposizione al mantenimento in servizio di personale medico pensionato, considerandola un’illegittima forzatura interpretativa dell’art. 4, comma 9-octiesdecies, del Decreto-legge n. 198 del 29/12/2022, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 14 del 24 febbraio 2023 (c.d. Decreto Milleproroghe).

Secondo il suddetto articolo, «al fine di far fronte alle esigenze del Servizio Sanitario Nazionale e di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, in assenza di personale medico convenzionato collocabile, le Aziende del Servizio Sanitario Nazionale, sino al 31/12/2026 possono trattenere in servizio, a richiesta degli interessati, il personale medico in regime di convenzionamento col Servizio Sanitario Nazionale, di cui al Decreto Legislativo 30/12/1992 n. 502, in deroga ai limiti previsti dalle disposizioni vigenti per il collocamento in quiescenza, fino al compimento del settantaduesimo anno di età e comunque entro la predetta data».

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Il sindacato FMT ritiene che tale norma debba essere applicata solo in situazioni di emergenza e in assenza di alternative valide. Tuttavia, osservano che in Regione Campania, il mantenimento in servizio dei pensionati è diventato una prassi (ASL Caserta ambito Lusciano e Frignano, ASL Napoli 3 sud  ambito San Giorgio a Cremano, Torre Annunziata, Pomigliano,  Asl Avellino), compromettendo l’acquisizione di pazienti a giovani medici che sono appena entrati nella convenzione.

Cosa gravissima, scrivono i sindacati, è che non risultano ancora pubblicate per alcune proroghe sull’albo pretorio delle ASL le delibere di prolungamento della convenzione ai pensionati, impedendo di fatto al danneggiato avente diritto la possibilità di impugnare le proroghe nelle sedi opportune, oltre a violare la normativa per la trasparenza, che è un obbligo di legge per le aziende pubbliche.

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Rinnovamento e sostenibilità

«Chiediamo quindi la revoca di tutti gli incarichi conferiti ai pensionati in assenza di reale carenza, permettendo a coloro, che in quegli ambiti si trovano con un basso numero di pazienti, di arrivare a massimale. Inoltre, con l’immediata pubblicazione delle zone carenti per l’assunzione di nuovi medici, si andrà a promuovere così il rinnovamento e la sostenibilità del nostro sistema sanitario. Solo investendo nelle nuove generazioni possiamo assicurare un servizio sanitario efficiente, all’avanguardia e in grado di rispondere alle crescenti esigenze della popolazione» sottolinea il sindacato.

«Fmt Campania si farà promotore di una legge abrogativa del Decreto Legislativo 30/12/1992 n. 502, poiché potrebbe innescare un meccanismo vizioso, alla stregua del clientelismo, che stiamo combattendo da anni nei territori della Regione Campania. Il Sindacato Fmt Campania rimane a disposizione per collaborare con le istituzioni competenti e trovare soluzioni condivise che rispettino la normativa vigente e garantiscano un futuro migliore per la sanità italiana».

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