I giudici hanno disposto anche un’assoluzione
Si è concluso con un ergastolo e un’assoluzione il processo celebrato davanti alla Corte di Assise di Napoli sull’omicidio del 28enne Carmine Paolino, soprannominato «Badalamenti», assassinato il primo marzo del 2005, quasi 20 anni fa, a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, durante una guerra di camorra. I giudici hanno inflitto la massima pena a Antonio Occidente, 51 anni, legato al clan D’Alessandro. L’assoluzione, invece, per il 47enne Luciano Verdoliva, anch’egli ritenuto killer dagli inquirenti della Dda (pm Giuseppe Cimmarotta).
Durante il dibattimento il «pentito» Ciro Sovereto non ha dato conferma delle dichiarazioni rese in fase di indagini e ora la Procura di Napoli sta ora valutando l’istanza di revoca dei benefici riservati ai collaboratori di giustizia. Paolino venne attirato in trappola dai sicari che gli offrirono delle dosi di cocaina: mentre era intento a consumarle, in una vettura, gli vennero sparati un paio di colpi di pistola alla testa.
L’arresto dei due imputati risale al dicembre del 2023 mentre l’omicidio maturò nell’ambito della faida scoppiata tra il clan D’Alessandro e il gruppo scissionista capeggiato dagli ex cutoliani Massimo Scarpa e Michele Omobono, uscito perdente dallo scontro, con il quale la vittima si era schierata.