Caso Almasri, il cabaret anti-Meloni del campo(santo) bissa a Bruxelles

Si parlerà anche della Cpi che in 22 anni è costata quasi 5 miliardi

«Non c’è due senza tre», sostiene l’antica saggezza. Ma visto come vanno oggi le cose potrebbero diventare anche di più. Per saperlo, non ci resta che aspettare le prossime mosse dei leader del centrosinistra e soprattutto quelli di «Avs», sempre disponibili ad accogliere a braccia aperte chiunque si presti a denigrare il governo. Lo hanno già fatto con Soumahoro (che, pur vivendo con moglie e famiglia, non si era accorto (?) che l’allegra combriccola aveva «sottratto 7 milioni di euro» ai migranti utilizzandoli per garantirsi il «diritto all’eleganza») alla Camera dei deputati; e Salis (occupatrice abusiva di case e manganellatrice di presunti «fascisti», in carcere in Ungheria) fatta sbarcare all’Europarlamento, per garantirle l’immunità e lasciare il carcere.

La denuncia di Magok Biel Ruei

Ora Bonelli e Fratoianni, per «raccattare» (in fondo, di questo, si tratta) qualche voto, hanno messo gli occhi su Magok Biel Ruei. Immigrato clandestino sudanese – vittima delle torture del generale Almasri – che dopo essersi incontrato alla Camera con i summenzionati, Schlein & c. e partecipato ad una conferenza stampa, con relativo book fotografico, ha denunciato il governo per il rilascio e il rimpatrio del poliziotto libico.

Pubblicità

Assicurando, così, una qualche giustificazione all’iscrizione nel registro degli indagati per «favoreggiamento» e «peculato», della premier Meloni, del sottosegretario alla Presidenza del CdM, Mantovano e del ministro Piantedosi, e per favoreggiamento e omissioni di atti d’ufficio di Nordio da parte del Procuratore di Roma, Lo Voi (a sua volta denunciato dai servizi segreti per diffusione di notizie riservate), sulla base di un esposto dell’avv. Li Gotti, privo di prove concrete, ma ricco di articoli di giornali.

A dire il vero, il «collaborante» ha anche accusato l’Italia di essere un regime, nel Belpaese «non mi sento libero» ha detto (pensate cosa avrebbe detto se si sentisse libero!). Candidatura alle vicine elezioni regionali o alle prossime politiche, in vista? Chissà, «chi vivrà, vedrà»! Indubbiamente, i segni che mostra sul corpo, sono indiscutibili, e lui li aveva già denunciati nel 2019, ma la Cpi, non aveva avuto il tempo di esaminare, per cui lui e i suoi amici hanno pensato di scaricarli sul governo italiano. Quello attuale, ovviamente.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Ma l’esposto dell’avv. Li Gotti, non è rimasto da solo. L’avvocato Mele di Roma, ne ha proposto infatti un altro alla Procura di Perugia, competente sulle vicende dei magistrati di Roma, contro Lo Voi e il collega Li Gotti per lo stesso caso Almasri. E anche il Procuratore Cantone del capoluogo umbro, ha aperto un fascicolo ma, rispettando le regole, senza nomi e reati.

Caciara, protervia e volgarità

Nel frattempo, l’opposizione si è ritirata sull’Aventino per prepararsi a dare spettacolo in diretta tv sull’informativa alle Camere dei ministri Nordio e Piantedosi. Nell’occasione, però, nessuno dei leader dell’opposizione ha dato la sensazione di avere davvero voglia di capire cosa fosse successo e come fossero andate le cose. Hanno sì finto di ascoltare le parole dei due ministri, ma senza sentirle, per davvero.

A loro interessava fare caciara e sfoggio di protervia e volgarità e offendere la Meloni, con uno squallido spettacolo di cabaret, dimostrando, così, di non avere alcun interesse per Almasri, del perché fosse stato liberato e men che meno degli errori della Cpi, delle torture ai prigionieri e del testimone «martirizzato» utilizzato pensando potesse tornare utile al proprio gioco.

Senza rendersi conto che proprio quello che il sudanese aveva raccontato – e che loro provavano a scaricare sulla Meloni cui non perdonano di avere, in appena due anni, ottenuto risultati da loro mai raggiunti in 50 -, unitamente ai pasticci dei giudici dell’Aia sono la dimostrazione della giustezza della decisione assunta dal governo e della loro nullità politica.

Il caso Salerno

E – così come i risultati dell’inchiesta della Procura di Salerno su clandestini e tangenti, permessi falsi per entrare regolarmente in Italia, venduti agli immigrati per 8mila euro e culminata, per il momento, in 31 arresti e il tesoriere campano del Pd ed ex vicesindaco di Poggiomarino, Nicola Salvati (accusato di associazione a delinquere) agli arresti domiciliari – dimostrano quanto sia urgente mettere un freno al traffico di esseri umani. Che loro, invece, continuano a sostenere. Non per soldi, ma solo perché sono buoni, naturalmente! Ma la sceneggiata del «campo(santo)» giallorosso a proposito di Almasri non è ancora finita e l’ultimo atto andrà in scena martedì prossimo all’Europarlamento. Ne riparleremo.

Anche perché l’Italia non ha firmato contro Trump per le sanzioni Usa alla Corte Penale Internazionale, un carrozzone di 900 dipendenti, guidati da 19 giudici operativi che ci costa, solo di stipendi oltre 200 milioni l’anno. Sicché, avendo cominciato ad operare nel 2002, in 22 anni di vita, ci è costato ben 4 miliardi e 840 milioni di euro. Non vi sembra un po’ troppo per 11 condanne complessivamente comminate, ovvero meno di mezza all’anno?

Setaro

Altri servizi

Detenuto trovato senza vita: il 37enne deceduto per infarto

Sul cadavere non sono stati riscontrati segni di violenza Sarebbe stato colto da infarto il detenuto napoletano di 37 anni trovato senza vita nella sua...

Poliziotti feriti a martellate da un 26enne: agente spara e lo colpisce

Un agente ha rimediato un grave trauma cranico Un’aggressione a colpi di martello in una stazione di servizio, un agente della polizia stradale che, ferito...

Ultime notizie