Anche un ragazzo di 17 anni già affiliato al clan
Nel blitz anticamorra contro due clan a Pomigliano d’Arco (Napoli) sono stati arrestati anche 4 minorenni «che hanno preso parte ad attività a gruppo Cipolletta. Uno dei minori è l’era già affiliato al clan, con compiti fiduciari da parte del boss. Il minore mostrava interesse e senso di fierezza e di appartenenza al clan e si era tatuato sul polso il nome del clan Cipolletta per appartenenza».
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Lo ha detto Patrizia Imperato, capo della Procura per i Minorenni di Napoli. Gli altri 3 minorenni arrestati «hanno preso parte ad alcuni episodi, tra cui reati predatori, durante i quali non indugiavano a compiere atti violenti» ha aggiunto Patrizia Imperato. I minorenni mostravano «particolare efferatezza, vantandosi degli atti violenti per accreditarsi». Il minore affiliato ha appena 17 anni.
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«Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati e sequestrati 90mila euro, quindi le intercettazioni ce le siamo pagate» ha detto il procuratore di Napoli Nicola Gratteri che ha più volte ribadito in passato l’essenzialità delle intercettazioni contestando le posizioni del ministro Nordio sull’argomento. «Sul piano criminale – ha detto ancora Gratteri – questi presunti innocenti hanno usato i droni per portare in carcere droga e telefonini che sono serviti, in questi due anni di indagine, per portare messaggi all’esterno e dirigere i clan». «L’indagine – ha aggiunto il procuratore di Napoli – nasce dalla procura ordinaria e poi è passata alla distrettuale: questo dimostra che l’uso dei telefonini da parte della camorra è sovente»