All’appuntamento davanti al carcere si sono presentati i carabinieri
Tentano il «cavallo di ritorno» e prendono appuntamento con la vittima davanti al carcere di Secondigliano. Ma all’appuntamento trovano i carabinieri e finiscono in manette. Si tratta di Christian Boncore, 24 anni, Vincenzo Calzona, 20 anni e Giuseppe Russo, 31 anni.
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Il messaggio arrivato con una telefonata era stato chiaro: «Porta mille euro davanti al carcere di Secondigliano e riavrai la tua auto. Vieni da solo». Eppure, l’uomo nemmeno sapeva gli avessero rubato la macchina. Quando ha capito che non si trattava di uno scherzo di cattivo gusto, il malcapitato è corso a denunciare il furto ai carabinieri di Capodimonte. Erano circa le 15 e mentre veniva stesa denuncia, è arrivata la seconda telefonata. Questa volta in viva voce. Ad ascoltare c’erano anche i militari, già a lavoro per organizzare una sortita e bloccare gli estorsori.
Dall’altro capo del telefono le ennesime raccomandazioni: «Appuntamento alle 16.30, vieni da solo e non fare scherzi». Il prezzo imposto per riscattare il veicolo era mille euro. Il tempo passa rapidamente ma basterà appena un’ora ai militari per ricostruire a ritroso il percorso compiuto da chi aveva rubato il veicolo. Scoprono che a fare da staffetta all’auto della vittima, ce n’era una seconda con una targa chiaramente visibile ai lettori installati lungo le strade percorse. Così si punta su quella. Una squadra si posiziona in borghese attorno al carcere, un’altra è pronta in un punto più defilato. La vittima non dovrà scomodarsi perché i carabinieri troveranno i malviventi in strada, in sosta con gli occhi puntati sul penitenziario. I tre vengono bloccati e uno di loro ha nelle tasche il cellulare con la sim utilizzata per proporre lo scambio. Una prova regina.
Poco dopo, i militari hanno trovato anche l’auto rubata, parcheggiata poco lontano. Calzona, Boncore e Russo dovranno rispondere di concorso in ricettazione e tentata estorsione. Sono ora in carcere, in attesa di giudizio.
Il tentato furto a Qualiano
Per Calzona si tratta del secondo arresto in pochi mesi. Lo scorso 20 luglio finì in manette a Qualiano sempre per mano dei carabinieri che lo arrestarono insieme ad altre due persone per tentato furto e resistenza. Lo scenario era il parcheggio del centro commerciale Grande Sud e i carabinieri stavano effettuando un servizio specifico per il contrasto dei furti.
La pattuglia notò una Peugeot 208 con i tre a bordo che si affiancarono a una Jeep Renegade. Pochi secondi e l’auto venne messa in moto. L’azione dei carabinieri fu altrettanto rapida e partì l’inseguimento con i tre che risalirono sulla Peugeot. La fuga durò poche centinaia di metri. I tre tentarono alla fine di fuggire a piedi ma furono tutti bloccati e arrestati. Nel corso dell’operazione fu sequestrato anche il kit per i furti.