Una serie di episodi definiti «altamente sospetti»
Sui presunti sabotaggi cristallizzati dal Gruppo Fs in una denuncia toccherà ai magistrati dell’antiterrorismo di Roma fare verifiche e accertamenti. L’incartamento di due pagine inviato nelle scorse settimane dalla Società alla Digos è stato, infatti, affidato al pool di pm che a piazzale Clodio si occupa dei reati contro il terrorismo. Nell’esposto vengono elencati una serie di episodi definiti «altamente sospetti» e vengono forniti orari e luoghi dove si sono verificati «alcuni problemi, il tipo di guasti e la loro frequenza».
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Episodi sospetti e ipotesi di sabotaggio
Tra i casi citati e finiti all’attenzione degli inquirenti anche l’incendio doloso appiccato, il 28 novembre scorso, da due soggetti in un’area della Italferr, nella zona di Colli Aniene, che ha causato il danneggiamento di 16 auto e di un furgone della società che si occupa anche della realizzazione di gare di appalto e attività di project management per grandi investimenti infrastrutturali del Gruppo Fs. La tesi dei denuncianti è quella che qualcuno abbia preso di mira volontariamente la rete ferroviaria per creare caos e disagi in aree nevralgiche del Paese.
Video e testimonianze sul tentativo di sabotaggio
Nei giorni scorsi è spuntato un video che testimonierebbe un tentativo di sabotaggio avvenuto l’11 gennaio alla Stazione Milano Centrale. Le telecamere di un apparato di sorveglianza delle Ferrovie, le cui registrazioni sono al momento al vaglio degli inquirenti, mostrano l’interno di uno snodo ferroviario tra la Stazione Centrale e quella di Lambrate. Nel filmato è visibile un individuo che cammina sulla linea dei binari: raggiunge una casupola, scomparendo dal campo visivo della telecamera di sorveglianza. Dopo pochissimo le telecamere registrano il passaggio di un convoglio e in concomitanza un bagliore.
Escalation di eventi e interventi istituzionali
Il 21 gennaio scorso il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, nel corso dell’informativa urgente alla Camera sulla situazione della rete ferroviaria ha parlato di una «preoccupante escalation». Il ministro ha citato in Aula una serie di episodi avvenuti nelle scorse settimane tra cui quello del 13 gennaio sulla linea Alta Velocità Roma-Napoli: «alle 7.05 è stato registrato un guasto al deviatoio di Gricignano – ha affermato Salvini -. Il giorno successivo è stata riscontrata la rottura della rotaia tra Valdarno Sud e Arezzo Nord. Sempre lo stesso giorno si è riscontrata una disalimentazione alla linea di contatto tra Roma Termini che ha interessato tutte le linee ferroviarie».
Non è comunque la prima volta che le Procure avviano indagini su atti di sabotaggio contro infrastrutture ferroviarie. La matrice anarchica è stata individuata dagli investigatori in un’altra recente indagine che ha riguardato il sabotaggio di alcune strutture elettriche a Rovezzano, alla periferia di Firenze, considerato uno degli snodi strategici tra alta velocità e circolazione convenzionale. Gli autori diedero fuoco ad un pozzetto-centralina, lasciando l’Italia spezzata in due.