Era stato colpito da un provvedimento di divieto di dimora a Napoli
Il Tribunale del Riesame di Napoli ha deciso di annullare il divieto di dimora nel Comune di Napoli imposto al consigliere comunale partenopeo Luigi Grimaldi. La misura cautelare era stata disposta nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto rifiuti che coinvolge il Comune di Giugliano e altri enti locali. Luigi Grimaldi, in passato assessore all’Ambiente del Comune di Giugliano, è coinvolto in un’indagine che interessa oltre 40 persone, tra cui sindaci, ex primi cittadini e dirigenti della società Teknoservice, incaricata della raccolta dei rifiuti.
Il pubblico ministero Sirignano aveva inizialmente avanzato la richiesta di arresti domiciliari per il consigliere, ma il gip Saladino aveva optato per una misura meno restrittiva, vietandogli la dimora nel capoluogo campano. Luigi Grimaldi, infatti, è attualmente consigliere comunale a Napoli, dove è stato eletto durante le ultime elezioni amministrative.
Secondo l’accusa, scrive «il Mattino», Grimaldi avrebbe chiesto soldi alla ditta di raccolta rifiuti e lo avrebbe fatto, stando alle indagini, per il tramite di un imprenditore nel cui studio furono sequestrati 60.000 euro e un orologio di valore che i pm avevano ipotizzato potessero essere destinati all’ex assessore. Tuttavia, il Tribunale del Riesame ha stabilito che non ci sono elementi sufficienti per applicare misure cautelari nei confronti del consigliere comunale.