Scritte tra il 1876 e il 1923
A pochi mesi dal centesimo anno dalla morte, spuntano sessanta commedie dimenticate di Eduardo Scarpetta, il massimo autore teatrale napoletano tra il 1800 e il 1900, grande traghettatore del teatro partenopeo della modernità. A darne notizia il Corriere del Mezzogiorno che in due pagine racconta l’opera avviata dall’Istituto del Dramma napoletano, centro studi per la tutela e la promozione del patrimonio teatrale campano, fondato e diretto dallo storico del teatro, Mariano d’Amora.
I copioni originali, firmati di proprio pugno dal commediografo, erano custoditi nelle abitazioni di Maria Basile Scarpetta e Maria Vittoria Scarpetta, rispettivamente la vedova e la sorella del compianto Mario Scarpetta, figlio di Eduardo junior e pronipote dell’illustre capostipite.
Questi stessi copioni saranno messi a disposizione del pubblico entro la fine dell’anno grazie al lavoro svolto dal professore Mariano d’Amora: «Mi sento di dire – afferma lo studioso – che una metà almeno delle opere ritrovate potrebbe essere rappresentata con successo ai giorni nostri. Si tratta di macchine perfette, costruite nel rispetto di meccanismi collaudati».
Oltre alla pubblicazione dei copioni, in occasione del centenario della morte di Scarpetta (che cade il 29 novembre 2025) il professore d’Amora curerà una mostra documentaria e iconografica che si caratterizzerà per l’impiego della multimedialità.