Medicina e Chirurgia alla Parthenope: progetto ambizioso per lo storico Ateneo napoletano

La Regione Campania dà il proprio benestare, ma l’iter è ancora lungo

Medicina e Chirurgia alla Parthenope: questo è il colpo che punta a mettere a segno lo storico Ateneo napoletano, che da anni investe alacremente nell’ampliamento della proposta formativa. Da sempre punto di eccellenza per gli studi economici e marittimi, l’Università ha visto crescere in pochi anni la propria offerta con i nuovi dipartimenti di Giurisprudenza, Ingegneria e Scienze, affiancati dall’apertura delle nuove sedi di Palazzo Pacanowski a Monte di Dio, Nola, Caivano e Centro Direzionale di Napoli.

Per ora è stato raggiunto un primo obiettivo fondamentale: la Giunta Regionale della Campania ha appena approvato la delibera n. 9, che esprime parere favorevole all’attuazione del progetto. All’Università Parthenope sono stati infatti riconosciuti i requisiti necessari per procedere alla pianificazione del nuovo percorso di laurea.

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Il fabbisogno di medici in Campania

Tutto parte dall’ultimo report della Direzione Generale per la Tutela della Salute. Secondo i dati campani, il fabbisogno formativo per insegnamenti afferenti alla medicina supera l’offerta garantita dai tre Atenei attualmente abilitati. A questo si aggiunge il recente programma della Regione Campania per il potenziamento del sistema sanitario, che prevede l’implementazione di dieci strutture ospedaliere su tutto il territorio. Condizioni che, in un prossimo futuro, porteranno a un aumento considerevole della domanda di medici specialisti.

Questo scenario ha spinto il Rettore Antonio Garofalo a presentare richiesta di parere al Presidente della Giunta Regionale della Campania, dopo aver già ottenuto esito positivo dal Senato Accademico e dal CUR (Comitato Universitario Regionale). Il Rettore ha espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, pur mantenendo cautela, consapevole del lungo e complesso percorso che attende l’Ateneo.

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L’approvazione dell’ANVUR

Chi già immagina studenti in camice bianco aggirarsi per il dipartimento dovrà pazientare: ciò che è stato fatto rappresenta solo il primo passo. Mancano ancora l’approvazione dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) e quella del Ministero degli Affari Europei per la concessione dei fondi. Il costo stimato per la realizzazione del progetto è di circa 120 milioni di euro, di cui 30 milioni in co-finanziamento con l’Ente Regionale, con la possibilità di ulteriori investimenti nella fase di avviamento.

La determinazione resta comunque alta, considerando che le basi per il progetto sono state poste poco più di un anno fa con l’avvio del Dipartimento di Scienze Mediche, Motorie e del Benessere (DiSMMeB) e l’attivazione del corso di laurea in Professioni Sanitarie Infermieristiche e Ostetriche.

Per il momento resta ancora incerta la questione degli spazi: secondo indiscrezioni non confermate, al nuovo corso di laurea saranno destinate le strutture dell’ex arsenale di via Campegna, oltre a una collaborazione con l’Ospedale Monaldi.

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