Il monastero delle oblate è pericoloso: i vigili del fuoco confermano

Dopo tante sollecitazioni l’intervento dei pompieri e della Municipale

È bastato uno sguardo dei pompieri per confermare che non fosse sicuro. Il monastero delle oblate di Materdei, un bene culturale del ‘700 in stato di degrado, già segnalato nelle settimane scorse da «ilSud24.it», dopo le numerose segnalazioni dei residenti, ha finalmente ricevuto l’attenzione delle forze dell’ordine e delle autorità competenti.

Le sollecitazioni dopo rumori sospetti

Ieri, in una domenica mattina di gennaio, il giovane attivista e presidente dell’associazione Giovani Promesse, residente nel rione, Salvatore Paternoster, che da mesi si sta preoccupando di denunciare lo stato di decadenza e degrado dell’edificio, si è impegnato ad allertare le forze dell’ordine, dopo aver ricevuto chiamate da parte dei residenti degli stabili adiacenti al palazzo che avevano avvertito dei rumori provenire dall’interno dell’edificio durante la notte.

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Salvatore ieri mattina, dopo le segnalazioni ricevute dai residenti, ha telefonato ai vigili del fuoco per richiedere un intervento e certificare che l’edificio fosse sicuro. Ha registrato la telefonata e pubblicato il video di tutta la sua giornata su Tiktok, ottenendo migliaia di visualizzazioni. I vigili del fuoco hanno accolto la richiesta, rimandandolo però alla polizia municipale. Il giovane ha telefonato alla polizia municipale, registrando la chiamata, la quale ha sostenuto fosse competenza dei vigili del fuoco.

Tornando a chiamare i vigili del fuoco, Salvatore ha fatto presente del ping pong che si è creato e ha insistito affinché arrivassero delle squadre competenti a verificare lo stato del palazzo. La prima auto dei pompieri era di passaggio, diretta verso un altro luogo per un altro intervento. Dopo un’ulteriore segnalazione, è tornata indietro ed è intervenuta.

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L’operato delle forze dell’ordine

I vigili del fuoco hanno constatato che il palazzo non è in sicurezza ed hanno allertato protezione civile e polizia municipale, intervenute sul posto. Le forze dell’ordine hanno disposto il divieto di parcheggiare le auto in prossimità dell’edificio dove non sono presenti i ponteggi. La relazione non è ancora stata consegnata. «Ci vorrà una settimana, circa, per ottenere la relazione cartacea», spiega Salvatore a «ilSud24». «Ora – afferma il giovane attivista – servono finanziamenti per la ristrutturazione dell’edificio o l’eventuale demolizione e ricostruzione».

A quanto ammonterebbero? «Non abbiamo una stima – spiega Paternoster – ma il presidente della Commissione Lavori Pubblici della Seconda Municipalità Giuseppe Brandolini ha parlato di 12 milioni per mettere in sicurezza gli edifici, quando ha risposto con una lettera alla denuncia mediatica sullo stato in cui versa il palazzo». Brandolini ha parlato però di una stima complessiva per tutti gli edifici da mettere in sicurezza, senza specificare se sia compreso anche il monastero, i cui rilievi non erano ancora stati effettuati quando è stata diffusa la lettera di risposta.

L’intervento del Pd sezione Avvocata

Sul caso, dopo i numerosi interventi di Paternoster e le segnalazione del nostro sito, è intervenuto con un post su Instagram anche il PD, nello specifico la sezione Avvocata.

L’edificio «gravemente danneggiato dal terremoto del 1980 – si legge sul post pubblicato pagina Instagram del PD Avvocata, accompagnato da una foto dello stabile – versa in uno stato di totale abbandono, ingabbiato da tubi innocenti ormai arrugginiti. Le sue condizioni rappresentano una ferita alla storia e al decoro del rione e forse anche un rischio alla sicurezza dei suoi cittadini. Ieri, al seguito di numerose segnalazioni e petizioni da parte degli abitanti della zona (non menzionando in alcun modo Paternoster, ndr), una pattuglia della Polizia Municipale e un gruppo di vigili d Fuoco hanno effettuato un sopralluogo. Il circolo Pd Avvocata auspica che non ci si fermi al consolidamento dell’importante edificio, e al ripristino delle condizioni necessarie di sicurezza, ma che questo sia solo il primo passo per un completo restauro e per la rivalutazione dello storico complesso, con la sua restituzione alla cittadinanza come bene pubblico di socialità e di cultura aperto a tutti».

Un passo non compiuto però dal Pd, che non fa solo parte della maggioranza a palazzo San Giacomo e in Municipalità, ma di cui il sindaco Gaetano Manfredi, che mai si è interessato alla vicenda della messa in sicurezza dell’edificio con i suoi assessori, è massima espressione. Paternoster ha commentato il post chiedendo un aiuto concreto, anche per ottenere i fondi. Chiede che questo post non rimanga «solo un proclamo». Il Pd prontamente risponde: «Noi siamo disponibili a parlare con chiunque abbia interesse a lavorare per il territorio». Su questo non ci sono dubbi, di chiacchiere ne vediamo tante, anche in prossimità del Carnevale. Ma sono altrettanto pronti ad agire?

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